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Podemos: Un progetto economico per la gente

Lunedì, 01 Dicembre 2014 00:00

 

Redazione L'Altra News

“Un progetto economico per la gente” (visualizza il documento) 

Alle elezioni europee 2014, per la prima volta, Podemos ha presentato le proprie liste ottenendo un successo straordinario con una percentuale pari all'8% dei voti e 5 seggi nel Parlamento europeo che hanno aderito al gruppo della Sinistra Unitaria Europea, lo stesso gruppo a cui hanno aderito i rappresentanti italiani dell'Altra Europa con Tsipras e di Syriza in Grecia.

 

Questo nuovo soggetto politico, trasformatosi recentemente da movimento a partito, viene spesso identificato come l'espressione politica del "movimento degli indignados" in realtà alla base della formazione del nuovo soggetto politico sono confluiti gruppi di varia provenienza politica e sociale, anche se possiamo affermare che Podemos, a differenza del Movimento 5 Stelle in Italia, è certamente un soggetto politico di sinistra radicato a livello territoriale ed impegnato nelle lotte sociali e nei conflitti per la casa, il welfare, la scuola, l'ambiente. I sondaggi delle ultime settimane lo danno in una crescita esponenziale fino a raggiungere con il 28% dei consensi il primato nei sondaggi per le elezioni politiche.

Pablo Iglesias leader di Podemos, ha presentato un documento economico dal nome chiarissimo "Un progetto economico per la gente" e dai contenuti dirimenti Riduzione della settimana lavorativa a 35 ore, aumento del salario minimo, delle pensioni e della spesa pubblica per educazione e sanità, ristrutturazione del debito, incremento del peso della banca pubblica perché riprenda a fluire il credito alle imprese e alle famiglie. La soglia del pensionamento non oltre i 65 anni ed eliminazione degli incentivi al lavoro straordinario e al lavoro part-time. Il documento di 68 pagine elaborato da Vicenç Navarro e Juan Torres López, due professori universitari di economia, dovrebbe essere la base su cui impostare il programma elettorale per vincere le elezioni legislative del prossimo anno e candidarsi alla guida del governo del Paese.

 

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