Dopo Expo una Silicon Valley… di cemento

Venerdì, 13 Novembre 2015 10:29

di Paolo Berdini pubblicato su il Manifesto il 12/11/2015

Ricerca&sviluppo. Dietro il plauso alla «boutade» di Renzi sul futuro dell’area, l’eterno gioco della speculazione fondiaria

A parte gli estensori del discorso di Matteo Renzi, tutti sanno che il nome Silicon Valley arrivò dopo decenni dall’inizio di produzioni industriali innovative che hanno segnato la storia tecnologica mondiale. Hewlett & Packard, ad esempio, inaugurò in quell’area il primo stabilimento nella metà degli anni Trenta del secolo scorso.

Milano, una città importante nella storia produttiva italiana ha dismesso negli ultimi trenta anni tutti gli stabilimenti industriali più importanti: la follia dell’urbanistica contrattata milanese ha permesso di realizzare anonimi quartieri al posto delle produzioni. La rendita fondiaria ha guadagnato somme imponenti rinunciando al difficile percorso dell’innovazione produttiva e della creazione di tecnologie avanzate.

Pubblicato in Territori

Intervista a Serge Latouche di Giuliano Balestrieri pubblicata su la Repubblica il 10/05/2015

Il teorico della decrescita felice interviene al Bergamo Festival: "Il libero scambio è come la libera volpe nel libero pollaio". E poi critica l'Expo: "E' la vittoria delle multinazionali, non certo dei produttori. Serve un passo indietro, siamo ossessionati dall'accumulo e dai numeri"

Pubblicato in Economia

Milano 7 febbraio 2015 - Il convegno è promosso dall'associazione "CostituzioneBeniComuni", gruppo consigliare Sinistra per Pisapia, con l’adesione di "Adesso Basta" e del Comitato Milanese "AcquaPubblica". Introduce ai lavori: Piero Basso (CostituzioneBeniComuni) con una relazione dal titolo "Il lungo, tortuoso cammino verso l’ EXPO".

Pubblicato in TV - Beni Comuni

Milano: la mafia nei metrò

Venerdì, 16 Gennaio 2015 08:19

Cantiere metrò Milano

di Luca de Vito, pubblicato su Repubblica.it il 16 gennaio 2015

Le interdittive del prefetto riguardano settori come il movimento terra e i subappalti. L’assessore Maran: "E' la dimostrazione che ci sono gli strumenti giusti per intervenire contro le infiltrazioni"

Aziende in odore di mafia si sono affacciate anche ai lavori per le linee M4 e M5 della metropolitana. Sono almeno quattro le interdittive decise dal Prefetto per quanto riguarda i lavori della linea blu tra il 2013 e il 2014, mentre cinque sono quelle che riguardano i lavori della lilla.

Pubblicato in Mafie

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