Europarlamentari Eleonora Forenza e Curzio Maltese - Chiusura semestre italiano UE - Matteo Renzi

Martedì, 13 Gennaio 2015 15:13
di Redazione
Interventi durante la Sessione Plenaria del 13 gennaio 2015

 

Trascrizione dell'intervento di Eleonora Forenza 

Io proporrei di abbandonare la metafora del sefie, si rischierebbe di vedere molto fumo della retorica dietro questo selfie e magari in controluce la scritta lasciate ogni speranza o voi che entrate.
Propongo di abbandonare questo gesto narcisistico e guardare negli occhi la generazione che è stata chiamata Erasmus, che è stata chiamata Telemaco e che si scoprirebbe essere la generazione con la disoccupazione più alta che l'Europa ricordi.
Ora voglio smontare uno per uno le parole che quì ho sentito nominare:
Crescita sarebbe il piano Junker?


Flessibilità sarebbe il rispetto di tutti i trattati e i patti di stabilità come veniva ricordato in quest'aula? Oppure la sottrazione di democrazia del TTIP? Oppure l'EXPO in cui lavoreranno migliaia di giovani senza retribuzione.
Credo che la speranza per l'Europa venga dalle migliaia di persone che hanno manifestato in Italia contro un ulteriore processo di precarizzazione con lo sciopero sociale, con lo sciopero generale e venga dalla Grecia. Non si può parlare di Europa ipotizzando che la Grecia venga espulsa dal nostro continente.
Crediamo che in Grecia, con la vittoria di Alexis Tsipras, si possa riaprire la speranza di un'altra Europa possibile.

 

Trascrizione dell'intervento di Curzio Maltese

Domenica a Parigi milioni di cittadini hanno fatto finalmente battere il cuore dell'Europa ed è stata una consolazione nel dolore vedere capi di governo sfilare in piazza per una volta in nome di grandi valori invece che rinchiusi in vertici fumosi a discutere di decimali del 3%.
Sei mesi fa Lei ci aveva illuso, una cosa che Le riesce bene, spalancando un libro dei sogni con la ricetta magica per riavvicinare i cittadini europei a un'istituzione da Lei definita noiosa. Ha promesso di impegnare ambizione, energia, coraggio, doti che Le riconosco.
Sono rimaste però parole, in sei mesi Lei ha messo molta energia nel cercare piccole scappatoie all'interno di trattati che vanno piuttosto riscritti o rottamati, o qualche pazzo crede davvero che l'Italia, con il terzo debito pubblico del mondo, in presenza di recessione e deflazione potrà mai applicare il fiscal compact?
Non ha avuto l'ambizione di rivendicare un ruolo per l'area mediterranea diverso dal destino di periferia dell'impero.
Non ha avuto il coraggio di chiedere la fine dell'austerità che ha distrutto il ceto medio.
E' stato un semestre poco europeo e molto italiano. Lei era molto impegnato ad illustrare agli italiani bizzarre cure omeopatiche come combattere la disoccupazione di massa rendendo più facili i licenziamenti o depenalizzando i reati fiscali per combattere l'evasione fiscale.
Sei mesi fa il signor Ferostato ha detto che nel rapporto tra Italia e Europa si erano persi dieci anni dietro le sciocchezze di Berlusconi con oggi siamo a dieci anni più sei mesi

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