Antonio Ingroia ha tenuto una conferenza stampa sull’indagine aperta a suo carico dalla procura di Palermo e riguardante i compensi e i rimborsi percepiti alla guida di Sicilia e-Servizi, la società che si occupa servizi informatici della Regione Siciliana di cui l’ex pm è stato prima liquidatore e poi amministratore. “Questa vicenda è paradossale – dice Ingroia-. Io ho sempre applicato la legge, ho messo alla porta corrotti e corruttori facendo risparmiare decine di milioni di euro, ho denunciato ruberie e fatti gravissimi senza che mai la procura di Palermo si attivasse e ora mi ritrovo indagato ...”.

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#SiamoTuttiNinoDiMatteo

Lunedì, 16 Novembre 2015 22:00

Roma 14 novembre 2015
Manifestazione nazionale per chiedere, pretendere, dalle Istituzioni dello Stato di #rompereilsilenzio circa le sorti del PM Nino Di Matteo e della sua scorta. Un silenzio complice che determina l'isolamento istituzionale del PM più esposto e minacciato d'Italia, colui che è riferimento delle indagini nel processo trattativa stato-mafia celebrato a Palermo.
Le Istituzioni hanno taciuto qualunque parola di sostegno nei confronti del dottor Di Matteo. Gli stessi organi di informazione, tranne poche eccezioni, non hanno mai speso una sola parola o mandato in onda alcun servizio televisivo sui rischi che il Giudice Di Matteo e i ragazzi della sua scorta debbono affrontare ogni giorno.
Salvatore Borsellino con Movimento delle Agende Rosse e Scorta Civica Palermo

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Strage di Pizzolungo 1985

di Roberto Saviano pubblicato su Repubblica.it il 26 marzo 2015

Trent'anni fa le cosche mirarono al magistrato Carlo Palermo. L'autobomba uccise una donna e i suoi bambini. Ora la figlia più grande racconta quella tragedia.

 

Ci sono alcune storie che porto dentro, che percepisco come zavorra, come se mi intasassero il respiro, eppure sono memoria necessaria, perché dimenticare significherebbe perdersi. Quella zavorra e quel peso sono pilastro e la radice della mia vita. Sono storie che tendono a essere dimenticate per istinto di conservazione; è come dimenticare la guerra, lasciar perdere il dolore, far finta che tutto sia superato. E Sola con te in un futuro aprile di Margherita Asta e Michela Gargiulo (Fandango) racconta una storia da dimenticare, una storia preziosa.

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Milano: la mafia nei metrò

Venerdì, 16 Gennaio 2015 08:19

Cantiere metrò Milano

di Luca de Vito, pubblicato su Repubblica.it il 16 gennaio 2015

Le interdittive del prefetto riguardano settori come il movimento terra e i subappalti. L’assessore Maran: "E' la dimostrazione che ci sono gli strumenti giusti per intervenire contro le infiltrazioni"

Aziende in odore di mafia si sono affacciate anche ai lavori per le linee M4 e M5 della metropolitana. Sono almeno quattro le interdittive decise dal Prefetto per quanto riguarda i lavori della linea blu tra il 2013 e il 2014, mentre cinque sono quelle che riguardano i lavori della lilla.

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La corruzione va combattuta come la mafia

Giovedì, 18 Dicembre 2014 13:33

di Antonio Ingroia pubblicato su Azione Civile e su L'ultima Ribattuta il 18/12/2014

Un medico che diagnostica una grave malattia ma poi non prescrive la cura adeguata, rimandando la terapia necessaria a data da destinarsi, sebbene i sintomi del male siano evidenti e le analisi non diano adito a dubbi, o è un incapace o è un irresponsabile o è in malafede.

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La zona nera nata venti anni fa

Giovedì, 11 Dicembre 2014 00:00

di Antonio Ingroia pubblicato su Il Fatto Quotidiano il 11/12/2014

Sarebbe facile dire che l’avevamo detto. Lo dicevamo, anche se in pochi, che la mafia stava divorando il Paese. Lo dicevo da pm che tutta la politica dentro le stanze del potere, con poche eccezioni e differenze fra destra e sinistra, aveva scelto la convivenza e la complicità morale con la mafia. E che quello spirito di convivenza veniva da lontano, dalla trattativa Stato-mafia, quando si poteva scegliere. Da una parte, la linea dell`intransigenza, per la quale uomini come Falcone e Borsellino avevano dato la vita, ma che stavolta poteva trovare il sostegno di una maggioranza di cittadini animati da una irresistibile voglia di cambiamento sull’onda della spinta dell’emozione delle stragi mafiose e della speranza dell`inchiesta Mani Pulite che stava spazzando via un intero ceto politico corrotto. Dall’altra parte, la vecchia logica della trattativa e del compromesso coi poteri criminali, per salvare gli uomini e la pratica di una casta irriducibile e irredimibile.

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Ricatto allo Stato di Sebastiano Ardita

Giovedì, 03 Novembre 2011 00:00

Al teatro Anteo di Milano, il 3 novembre 2011, è stato presentato il libro scritto da Sebastiano Ardita "Ricatto allo stato". Sono intervenuti Sebastiano Ardita (magistrato presso il Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria), Giovanna Maggiani Chelli (presidente dell'Associazione tra i familiari delle Vittime della strage di via dei Georgofili), Salvatore Borsellino (fondatore del Movimento Agende Rosse) ed Antonio Ingroia (magistrato presso la Procura distrettuale antimafia di Palermo). Ha moderato l'incontro Gianni Barbacetto, scrittore e giornalista del Il Fatto Quotidiano.

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di Lirio Abbate pubblicato su L'Espresso il 2 dicembre 2014

Il “re di Roma”Massimo Carminati è stato arrestato nell'ambito di una grande operazione per associazione mafiosa ordinata dai pm della Procura di Roma ed eseguita dai carabinieri del Ros. Una holding criminale che spaziava dalla corruzione, per aggiudicarsi appalti, all'estorsione, all'usura e al riciclaggio, con infiltrazioni “diffuse” nel tessuto imprenditoriale politico e istituzionale. Un'organizzazione radicata a Roma con a capo Massimo Carminati.

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