di Bruno Ceccarelli

Sabato scorso al teatro Quirino di Roma si è tenuto il battesimo del nuovo Gruppo parlamentare Sinistra italiana. Una affollata partecipazione che all’entusiasmo, forse l’avvenimento lo avrebbe meritato, anteponeva una consapevolezza responsabile. Si aveva memoria di precedenti esperienze che si erano infrante. Spesso sugli scogli di egoismi di fazione o perché il progetto mancava del respiro politico necessario.

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di BUBO

Le innumerevoli analisi sulla rimozione del sindaco Marino e sulla situazione di Roma confermano alcuni elementi che generano profonda preoccupazione e vergogna: dall’ostile attacco del Papa e a seguire del Vaticano, al comportamento “conforme” al potere di buona parte dei grandi media, alla brutale decisione del licenziamento presa dal primo ministro e segretario del PD, giù giù fino alla scandalosa perdita di dignità dei Consiglieri comunali che, pur di evitare il confronto pubblico sulle cause e le possibili soluzioni della crisi della capitale, hanno preferito recarsi dal notaio e dimettersi. Il caso della presidente del Consiglio comunale che si è detta in lacrime è emblematico della fuga senza fine dalle proprie responsabilità. “Di tutte le lacrime che si ingoiano le più care sono quelle piante su se stessi” già frustava Joseph Roth.

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di BUBO

Le innumerevoli analisi sulla rimozione del sindaco Marino e sulla situazione di Roma confermano alcuni elementi che generano profonda preoccupazione e vergogna: dall’ostile attacco del Papa e a seguire del Vaticano, al comportamento “conforme” al potere di buona parte dei grandi media, alla brutale decisione del licenziamento presa dal primo ministro e segretario del PD, giù giù fino alla scandalosa perdita di dignità dei Consiglieri comunali che, pur di evitare il confronto pubblico sulle cause e le possibili soluzioni della crisi della capitale, hanno preferito recarsi dal notaio e dimettersi. Il caso della presidente del Consiglio comunale che si è detta in lacrime è emblematico della fuga senza fine dalle proprie responsabilità. “Di tutte le lacrime che si ingoiano le più care sono quelle piante su se stessi” già frustava Joseph Roth.

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di Angelo d'Orsi pubblicato su il manifesto il 01/11/2015 

Gli avve­ni­menti romani delle ultime set­ti­mane hanno posto in luce, mi pare, alcuni ele­menti di fondo sulla tran­si­zione ita­liana verso la post-democrazia, ossia il supe­ra­mento della sostanza della demo­cra­zia, con­ser­van­done le appa­renze, secondo un pro­cesso in corso in tutti gli Stati libe­rali, ma con delle pecu­lia­rità pro­prie, che hanno a che fare con la sto­ria ita­liana e, forse, anche l’antropologia del nostro popolo.

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La capitale immorale

Martedì, 03 Novembre 2015 22:33

di Alberto Asor Rosa pubblicato su il manifesto il 3 novembre 2015

Questione romana. Defenestrazione dall’alto di un sindaco inviso al potere. Marino, ostacolo democraticamente rappresentativo, viene sostituito con la figura del commissario. E il Vaticano scarica sulla città la sua forza. Senza misericordia

Adesso basta. Roma ha più del dop­pio degli abi­tanti di Milano (2.869.169 con­tro 1.342.385). Quanto ad esten­sione, il con­fronto non è nean­che pen­sa­bile (1.287,36 kmq con­tro 181,67; se si parla delle due città metro­po­li­tane, il diva­rio si allarga a dismi­sura: 5.363,28 kmq, con­tro 1.575). Se caliamo la mappa di Milano su quella di Roma, Milano parte dal Quar­tic­ciolo e arriva a Porta San Gio­vanni: non entra nean­che nella por­zione sto­rica e monu­men­tale della Capi­tale. Non si capi­sce quale senso abbia la vana chiac­chiera di tra­sfe­rire il modello dell’una (se c’è) sull’altra.

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Comunicato stampa C.A.L.M.A. - Coordinamento Associazioni Lazio Mobilità Alternativa pubblicato il 26 ottobre 2015

Con le dimissioni del sindaco Marino si è manifestata appieno quella brutta crisi del Campidoglio che covava da tempo, le cui cause  immediate risiedono nello sfaldarsi della maggioranza e nel brutale scontro politico che oppone le forze in essa presenti. Ma le cui radici profonde stanno in un governo della città che ha deluso quanti, votandolo,  pensavano possibile l’inizio di  cambiamenti non superficiali nell’abitare, nella mobilità, nell’urbanistica, nell’inclusione sociale, nella cultura; insomma nella vita della città.

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Anche a Roma si è svolta una manifestazione di solidarietà con il popolo greco che domenica è chiamato al voto con un referendum per decidere di rifiutare il ricatto dell’austerità votando NO per la dignità NO all’austerità, ad ulteriori tagli alle pensioni, ad altri aumenti delle imposte indirette, NO alla povertà e ai privilegi, NO ai ricatti e alla demolizione dei diritti sociali, NO alla paura e alla distruzione della democrazia.

L'appuntamento era alle 19 a piazza Farnese dove hanno parlato tra gli altri Luciana Castellina e Amedeo Ciaccheri. Poi si è svolta una fiaccolata passando per via Giulia Ponte Sisto fino a piazza Trilussa, slogan, balli, canti e poi a chiuso la giornata l'intervento di Argiris Panagopoulos che sabato mattina partirà con una delegazione di compagni italiani "La brigata Kalimera" alla volta di Atene.

Questo è il nostro storify che viene costantemente aggiornato con video foto tweet immagini dalle piazze di tutta Europa

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Comunicato Stampa DeLiberiamo Roma pubblicato il 7 luglio 2015

C’è chi chiama i cittadini a scegliere per promuovere interessi collettivi come in Grecia, e c’è chi ignora le istanze dal basso.

Dopo le tre delibere di iniziativa popolare su acqua, scuola e finanza pubblica oggi il Consiglio Comunale ha bocciato anche la delibera per il patrimonio comune e il riuso sociale e culturale degli immobili e dei terreni abbandonati.

Al posto della valorizzazione sociale del patrimonio pubblico e privato in disuso prosegue sulla strada della privatizzazione, anticamera certa della vendita e della speculazione edilizia.

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Coordinamento Romano Acqua Pubblica pubblicato il 4/7/2015
Ricordate quelli che rivendicarono la vittoria referendaria del 2011? E quelli che nel 2012 si opposero all'ulteriore privatizzazione di Acea, proprio facendosi scudo dell'esito referendario?
Dimentichiamoli: oggi quel Pd vota insieme alla destra più becera contro la proposta di ripubblicizzazione dell'acqua di Roma. Vota contro la volontà di un milione e mezzo di romani che disse sì all'acqua pubblica (più di quelli che hanno eletto l'attuale sindaco).
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Anche a Roma si è svolta una manifestazione di solidarietà con il popolo greco che domenica è chiamato al voto con un referendum per decidere di rifiutare il ricatto dell’austerità votando NO per la dignità NO all’austerità, ad ulteriori tagli alle pensioni, ad altri aumenti delle imposte indirette, NO alla povertà e ai privilegi, NO ai ricatti e alla demolizione dei diritti sociali, NO alla paura e alla distruzione della democrazia.

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