Per la coalizione sociale Associazioni, movimenti, sindacati, donne e uomini che in questi anni si sono battuti contro le molteplici forme d'ingiustizia, di discriminazione e di progressivo deterioramento dei diritti, decidono oggi di promuovere un cammino comune. In una società fondata sull'individualismo e sulla competizione tra le persone è necessario unirsi, fare rete, coalizzarsi. Dopo anni di crisi economica, sociale e ambientale, di politiche di austerità, sappiamo che nulla può tornare a essere come prima, ma proprio per questo pensiamo sia possibile immaginare un futuro di solidarietà e giustizia.
di Massimo Vanni pubblicato su Repubblica.it il 26 febbraio 2015
Lo storico: "Da una parte incombe una minaccia esterna, perché i partiti razzisti e anti-democratici stanno crescendo a velocità impressionante. Dall'altra la minaccia interna di una democrazia impreparata e screditata, non solo in Italia, e di un numero crescente di persone pronte a posizioni estremiste"
di Adriana Spera pubblicato su IlFoglietto.it il 24 febbraio 2015
“L'Italia è un'oligarchia fondata sui licenziamenti. Così, dopo il varo del Jobs Act (non si sa perché al plurale, forse per distinguere tra lavoratori dipendenti e datori di lavoro) e in tempi di controriforma costituzionale, si dovrebbe avere il coraggio di riscrivere l'articolo 1 della nostra Carta fondamentale, anziché vender fumo come hanno fatto finora premier e ministro del lavoro.
di Roberto Tomei pubblicato su IlFoglietto il 10 febbraio 2015
Che oggi si viva in democrazia è fuori discussione. Dunque, chi vuole instaurare l’oligarchia non può farlo apertamente, ma solo mascherandosi. E’ questo il tema centrale di un dialogo, che poi ne tocca tanti altri connessi, tra Gustavo Zagrebelsky e Luciano Canfora, riportato in un volume a cura di Geminello Preterossi, pubblicato da Laterza, appunto col titolo “La maschera democratica dell’oligarchia”.
di Adriana Spera pubblicato su IlFoglietto il 10 febbraio 2015
Le vicende a cui stiamo assistendo all'indomani dell'esito delle votazioni in Grecia ci fanno ben comprendere quale sia lo stato di salute della democrazia in Europa.
Infatti, Bce, Ue e Fmi, unitamente ad alcuni premier europei, stanno facendo di tutto per boicottare la volontà espressa dal popolo greco, che con Tsipras ha votato un programma alternativo a quello fallimentare dell'austerity, fin qui esperito per uscire dalla crisi.
Roma TEATRO VALLE OCCUPATO mercoledì 29 maggio - "Ricordatevi del futuro la democrazia in tempi di crisi" Incontro con Stefano Rodotà e Jean-Paul Fitoussi
di Stefano Fassina pubblicato su Sbilanciamoci.info il 16/01/2015
Per la prima volta da decenni, in Europa un partito svela la natura di classe del conflitto tra creditori e debitori. E offre una risposta non nazionalista
La posta in gioco è, innanzitutto, la rianimazione della democrazia sostanziale dopo una lunga fase di ibernazione, dovuta a cause culturali e politiche prima che economiche. Sul piano culturale, viene sfidato in termini competitivi, speriamo vincenti, il pensiero unico di matrice liberista.
di Pippo Civati pubblicato su Il Fatto Quotidiano 22/12/2014
E noi Possiamo? La vera Terza Via degli anni in cui viviamo.
Un movimento di indignati, che gridavano “non ci rappresentate” e, quindi, dichiaratamente in cerca di una rappresentanza politica che non c’è (in Italia l’avremmo dato per perso, quell’elettorato, relegandolo nell’indistinto universo dell’astensionismo).
Redazione L'Altra News
Non è certo la prima volta che la CGIL si scontra duramente con il governo, non è la prima volta che proclama uno sciopero generale contro le politiche economiche e l'attacco ai diritti dei lavoratori da parte delle forze padronali e di governo.
Già, è vero, non è la prima volta anche se da molti anni le posizioni tra sindacato e governo erano piuttosto concilianti. Dobbiamo risalire al lontano 2002 per assistere ad un forte scontro tra sindacato e governo, il 23 marzo di quell'anno la Cgil di Cofferati portava in piazza 2 milioni di persone contro l'attacco all'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori da parte del governo di centro destra guidato da Silvio Berlusconi.