Pubblicato da Rifondazione.it il 19/06/2015

Compagni,
tra pochi giorni avremo completato i nostri primi cinque mesi di governo. Cinque mesi in cui siamo stati fortemente sotto pressione, tutti noi. Dall’inizio, ci siamo trovati di fronte a situazioni, sia interne che esterne, delle quali non eravamo responsabili e che non abbiamo contribuito a creare.

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Il celebre regista americano, sceneggiatore e produttore Oliver Stone plaude il governo Syriza della Grecia e Alexis Tsipras.
In una lunga dichiarazione sulla sua pagina Facebook, Oliver Stone invita i suoi seguaci a non credere a quello che leggono sulla Grecia sui media americani.
Ecco il messaggio integrale di Oliver Stone:
Sono stato via per un po, 6 mesi in Germania, D.C., Hawaii e Hong Kong, per fare il film Snowden. Senza il supporto delle grandi major è stato molto difficile; ma Open Road, un distributore indipendente di proprietà delle catene di teatro AMC e Regal, ha fatto si che si procedesse nella produzione. Un aiuto significativo è arrivato anche da Pathe in Francia e da Universum in Germania, così come in altri paesi.

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Roma 13 luglio 2014 "Sel, Tsipras e il processo di costruzione di una nuova soggettività della sinistra" - L'intervento di apertura di Edoardo Mentrasti, gli interventi di: Alfonso Gianni, Bia Sarasini, Alessandro Brambilla Pisoni, Stefano Morabito, Argiris Panagopoulos, Fulvia Bandoli, Sergio Tosini, Francesco Lauria, Spartaco Innocenzi, Raffaella Bolini, Giovanni Torrisi, Claudio Paolinelli, Arpo Angeli,

La battaglia di Tsipras ci riguarda tutti

Lunedì, 23 Febbraio 2015 10:36


di Thomas Fazi pubblicato su Sbilanciamoci.info il 23/02/2015
La battaglia di Syriza riguarda soprattutto gli impossibili obiettivi del Fiscal Compact in termini di avanzi primari. Un problema che riguarda anche l’Italia
Per capire perché la battaglia del nuovo governo greco di Alexis Tsipras riguarda tutti i cittadini europei – e in particolare quelli della periferia – dobbiamo innanzitutto tenere a mente che la rinegoziazione del debito non è per Syriza un fine a sé stante, combattuto in nome di un astratto principio di giustizia economica, ma piuttosto un mezzo per realizzare un obiettivo molto preciso: la riduzione dell’avanzo primario dal 4-5% richiesto dalla troika (oggi è intorno al 3%) all’1-1.5% del Pil.

Pubblicato in Economia

ATENE CHIAMA La Grecia è cambiata, cambiamo l'Europa Manifestazione nazionale e le interviste a Maurizio Landini, Nichi Vendola, Stefano Fassina e Sussanna Camusso. Gli interventi di: Raffaella Bolini, Luciana Castellina, Riccardo Laterza, Marco Bersani, Franco Turigliatto, Sabrina Battista, Guido Pellegrini, Maso Notarianni, Stefano Fassina, Nicola Fratoianni, Ilenia, Federico del Giudice, Mariapia Pizzolante, Tito Russo, Paolo Ferrero, Moni Ovadia, Eleonora Forenza, Elly Schlein, Curzio Maltese, Enzo Bernardo, Haris Golemis.

Pubblicato in TV - Manifestazioni

Salvare la Grecia, per salvare l’Europa

Martedì, 10 Febbraio 2015 08:27

Grecia - Europa

di Adriana Spera pubblicato su IlFoglietto il 10 febbraio 2015

Le vicende a cui stiamo assistendo all'indomani dell'esito delle votazioni in Grecia ci fanno ben comprendere quale sia lo stato di salute della democrazia in Europa.

Infatti, Bce, Ue e Fmi, unitamente ad alcuni premier europei, stanno facendo di tutto per boicottare la volontà espressa dal popolo greco, che con Tsipras ha votato un programma alternativo a quello fallimentare dell'austerity, fin qui esperito per uscire dalla crisi.

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La divina sorpresa che viene da Atene

Martedì, 27 Gennaio 2015 13:30

di Rossana Rossanda pubblicato su Il Fatto Quotidiano il 27/01/2015

 

CONTRO L’ORTODOSSIA

Nella storia francese, quel che è accaduto domenica in Grecia ha un nome: si chiama “divine surprise”. Il maggio 68 fu una divina sorpresa, e prima ancora – il termine fu coniato da Charles Maurras – l’ascesa al potere di Pétain. La storia inaspettatamente svolta, tutte le diagnosi della vigilia si disfano. Fino a ieri regnava l’ortodossia, il pensiero che non contempla devianze perché ritenuto l’unico giusto, diritto. L’incursione della sorpresa spezza l’ortodossia, apre spazi ad argomenti completamente diversi.
La vittoria di Alexis Tsipras torce la storia allo stesso modo. Non è detto che l’impossibile diventi possibile, che l’Europa cambi rotta e si ricostruisca su nuove basi.

Non avendo la maggioranza assoluta, Syriza dovrà patteggiare con forze non omogenee alla propria linea. Ma da oggi ogni discorso che si fa a Bruxelles, o a Berlino, a Roma, a Parigi, sarà esaminato alla luce di quel che chiede la maggioranza dei greci: una fondamentale metamorfosi – nel governo nazionale e in Europa – delle politiche anti-crisi, dei modi di negoziare e parlarsi tra Stati membri, delle abitudini cittadine a fidarsi o non fidarsi dell’Unione.

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di Roberto Ciccarelli pubblicato su Il Manifesto del 26/01/2015

Sinistre. La campagna di sostegno "a Syriza e al popolo greco" prosegue con un'assemblea prevista sabato 7 febbraio a Roma

Di ritorno da Atene, dove hanno festeggiato fino a notte fonda l’affermazione elettorale di Syriza e il primo governo di sinistra dal Dopo guerra in Europa, i due cento componenti della «Brigata Kalimera» rilanciano la campagna «Cambia la Grecia, cambia l’Europa». Provati, ma entusiasti, hanno fissato la data di un’assemblea sabato 7 febbraio a Roma. I duecento che sono andati alla «scuola di Atene» vogliono continuare a sostenere una «campagna di solidarietà con Syriza e il popolo greco» ha sostenuto ieri Rosa Rinaldi (Prc) durante una conferenza stampa organizzata al Rialto Occupato nel ghetto di Roma. «Il nostro è stato un viaggio nella crisi e non una gita — ha precisato Rinaldi – Abbiamo studiato il modo che i greci hanno adottato per inventare un mutuo soccorso che talvolta viene usato anche nel servizio pubblico».

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Traduzione pubblicata da Internazionale.it il 25 /01/2015

"Cittadini di Atene oggi il popolo greco ha fatto la storia.

Il popolo greco ci ha dato un mandato molto chiaro, la Grecia lascia l’austerità, lascia dietro di sé anni di oppressione, la Grecia va avanti con la speranza verso un Europa che sta cambiando.

Noi abbiamo fatto un passo avanti per incontrare tutti gli altri popoli dell’Europa. Da domani cominciamo un compito molto difficile. Chiudere con il circolo vizioso dell’austerità, annullare il memorandum dell’austerità. Il popolo greco ha messo la troika nel passato, il popolo greco ci dà il mandato per un rinascimento nazionale. Creeremo un governo per tutti e tutte, daremo fiducia a ogni greco e a ogni greca, lotteremo tutti insieme per ricostruire la nostra patria con onestà e amicizia. Non ci sono vincitori e vinti, è finita la Grecia degli oligarchi. Se ha vinto qualcuno ha vinto la Grecia del lavoro, della conoscenza, della creatività, che chiede tempo e spazio per un futuro dignitoso. Voglio ringraziare di cuore tutti voi. Ma anche le migliaia di persone che sono venute da tutta Europa per dimostrare la solidarietà dell’Europa. La nostra lotta è quella di ogni popolo che combatte contro l’austerità.

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Tsipras - Iglesias

di Angelo Mastrandrea, pubblicato su IlManifesto il 22 gennaio 2015

Cita­dini di Atene, il dado è tratto. La Gre­cia si rialza in piedi, con orgo­glio e dignità». Un abbrac­cio con Pablo Igle­sias, che sus­surra in rima «Syriza-Podemos, ven­ce­re­mos», e Ale­xis Tsi­pras, pre­ce­duto da Bella ciao in ver­sione Modena City Ram­blers, sale sul palco di piazza Omo­nia, davanti al suo pub­blico, quello delle cen­ti­naia di mani­fe­sta­zioni che hanno per­corso la capi­tale elle­nica dall’inizio di un’incubo chia­mato auste­rity e che ora vedono la pos­si­bi­lità di farla finita con un sistema che ha con­dotto il Paese alla rovina.

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