di Giorgio Airaudo pubblicato su il manifesto del 26/11/2014 (visualizza articolo originale)
Lavoro. Un voto che allarga la crepa con il paese. Aver imposto alla camera una procedura straordinaria per approvare una legge delega con forti aspetti di incostituzionalità aggrava la già grande distanza tra ciò che il parlamento ha discusso sul Jobs Act e il paese reale. Il paese reale unisce nelle piazze i giovani precari che vogliono diritti e lavoro per tutti e i lavoratori che difendono i loro diritti ancora una volta per tutti. Il paese reale unisce nello sciopero generale del 12 dicembre i sindacati che chiedono ascolto per i lavoratori. Questa è una distanza che oramai si misura nell’aumento delle astensioni di elezione in elezione.