di Luciana Castellina pubblicato su Il Manifesto il 1/7/2015
Nonostante l’amichevole gesto con cui Matteo Renzi, regalandogli una cravatta, accolse la prima volta il neo eletto primo ministro greco, è proprio lui che, arrivati al dunque, ha ora reso il peggior servizio a Alexis Tsipras. Dicendo che il referendum di Atene avrà per oggetto un pronunciamento a favore dell’euro o della dracma. Proprio il contrario di quanto il governo greco si è sforzato di spiegare. E cioè che non intende affatto optare per un ritorno alla moneta nazionale e uscire dall’eurozona, e invece aver più forza per imporre una discussione– che fino ad ora non c’è stata mai — su quale debba essere in materia la politica europea.
intervista di Roberto Ciccarelli a Christian Marazzi pubblicata su Il Manifesto il 30/6/2015.
Per Christian Marazzi, economista e autore de Il diario di una crisi infinita (Ombre Corte), «il referendum indetto da Tsipras domenica in Grecia è una mossa eroica. Non vedo un tentativo di addossare la responsabilità di una scelta sulle spalle del popolo greco di fronte ad una impasse evidente della trattativa. Ci vedo invece un atto di grande onestà e verità».
Pubblicato da Rifondazione.it il 19/06/2015
Compagni,
tra pochi giorni avremo completato i nostri primi cinque mesi di governo. Cinque mesi in cui siamo stati fortemente sotto pressione, tutti noi. Dall’inizio, ci siamo trovati di fronte a situazioni, sia interne che esterne, delle quali non eravamo responsabili e che non abbiamo contribuito a creare.
Il celebre regista americano, sceneggiatore e produttore Oliver Stone plaude il governo Syriza della Grecia e Alexis Tsipras.
In una lunga dichiarazione sulla sua pagina Facebook, Oliver Stone invita i suoi seguaci a non credere a quello che leggono sulla Grecia sui media americani.
Ecco il messaggio integrale di Oliver Stone:
Sono stato via per un po, 6 mesi in Germania, D.C., Hawaii e Hong Kong, per fare il film Snowden. Senza il supporto delle grandi major è stato molto difficile; ma Open Road, un distributore indipendente di proprietà delle catene di teatro AMC e Regal, ha fatto si che si procedesse nella produzione. Un aiuto significativo è arrivato anche da Pathe in Francia e da Universum in Germania, così come in altri paesi.
di Thomas Fazi pubblicato su Sbilanciamoci.info il 23/02/2015
La battaglia di Syriza riguarda soprattutto gli impossibili obiettivi del Fiscal Compact in termini di avanzi primari. Un problema che riguarda anche l’Italia
Per capire perché la battaglia del nuovo governo greco di Alexis Tsipras riguarda tutti i cittadini europei – e in particolare quelli della periferia – dobbiamo innanzitutto tenere a mente che la rinegoziazione del debito non è per Syriza un fine a sé stante, combattuto in nome di un astratto principio di giustizia economica, ma piuttosto un mezzo per realizzare un obiettivo molto preciso: la riduzione dell’avanzo primario dal 4-5% richiesto dalla troika (oggi è intorno al 3%) all’1-1.5% del Pil.
ATENE CHIAMA La Grecia è cambiata, cambiamo l'Europa Manifestazione nazionale e le interviste a Maurizio Landini, Nichi Vendola, Stefano Fassina e Sussanna Camusso. Gli interventi di: Raffaella Bolini, Luciana Castellina, Riccardo Laterza, Marco Bersani, Franco Turigliatto, Sabrina Battista, Guido Pellegrini, Maso Notarianni, Stefano Fassina, Nicola Fratoianni, Ilenia, Federico del Giudice, Mariapia Pizzolante, Tito Russo, Paolo Ferrero, Moni Ovadia, Eleonora Forenza, Elly Schlein, Curzio Maltese, Enzo Bernardo, Haris Golemis.
di Adriana Spera pubblicato su IlFoglietto il 10 febbraio 2015
Le vicende a cui stiamo assistendo all'indomani dell'esito delle votazioni in Grecia ci fanno ben comprendere quale sia lo stato di salute della democrazia in Europa.
Infatti, Bce, Ue e Fmi, unitamente ad alcuni premier europei, stanno facendo di tutto per boicottare la volontà espressa dal popolo greco, che con Tsipras ha votato un programma alternativo a quello fallimentare dell'austerity, fin qui esperito per uscire dalla crisi.
di Leonardo Coen pubblicato su IlFattoquotidiano.it il 5 febbraio 2015
Il ministro delle Finanze greco ha invitato l'Ue a non scoraggiare "troppo a lungo una nazione orgogliosa" paventando la nascita del nazismo in Germania e facendo presente a Berlino, Roma e Parigi di non aver fatto nulla per evitare l'ingresso nell'Unione di un Paese che non aveva nessuna carta in regola per farne parte. Il messaggio: "Non accettiamo lezioni da chi si è comportato assai peggio di noi"
di Rossana Rossanda pubblicato su Il Fatto Quotidiano il 27/01/2015
CONTRO L’ORTODOSSIA
Nella storia francese, quel che è accaduto domenica in Grecia ha un nome: si chiama “divine surprise”. Il maggio 68 fu una divina sorpresa, e prima ancora – il termine fu coniato da Charles Maurras – l’ascesa al potere di Pétain. La storia inaspettatamente svolta, tutte le diagnosi della vigilia si disfano. Fino a ieri regnava l’ortodossia, il pensiero che non contempla devianze perché ritenuto l’unico giusto, diritto. L’incursione della sorpresa spezza l’ortodossia, apre spazi ad argomenti completamente diversi.
La vittoria di Alexis Tsipras torce la storia allo stesso modo. Non è detto che l’impossibile diventi possibile, che l’Europa cambi rotta e si ricostruisca su nuove basi.
Non avendo la maggioranza assoluta, Syriza dovrà patteggiare con forze non omogenee alla propria linea. Ma da oggi ogni discorso che si fa a Bruxelles, o a Berlino, a Roma, a Parigi, sarà esaminato alla luce di quel che chiede la maggioranza dei greci: una fondamentale metamorfosi – nel governo nazionale e in Europa – delle politiche anti-crisi, dei modi di negoziare e parlarsi tra Stati membri, delle abitudini cittadine a fidarsi o non fidarsi dell’Unione.
di Roberto Ciccarelli pubblicato su Il Manifesto del 26/01/2015
Sinistre. La campagna di sostegno "a Syriza e al popolo greco" prosegue con un'assemblea prevista sabato 7 febbraio a Roma
Di ritorno da Atene, dove hanno festeggiato fino a notte fonda l’affermazione elettorale di Syriza e il primo governo di sinistra dal Dopo guerra in Europa, i due cento componenti della «Brigata Kalimera» rilanciano la campagna «Cambia la Grecia, cambia l’Europa». Provati, ma entusiasti, hanno fissato la data di un’assemblea sabato 7 febbraio a Roma. I duecento che sono andati alla «scuola di Atene» vogliono continuare a sostenere una «campagna di solidarietà con Syriza e il popolo greco» ha sostenuto ieri Rosa Rinaldi (Prc) durante una conferenza stampa organizzata al Rialto Occupato nel ghetto di Roma. «Il nostro è stato un viaggio nella crisi e non una gita — ha precisato Rinaldi – Abbiamo studiato il modo che i greci hanno adottato per inventare un mutuo soccorso che talvolta viene usato anche nel servizio pubblico».