Il 27 ottobre 2015 è stata annunciata, da parte di 16 soci della società Hera S.p.A., la cessione di 19.668.583 azioni ordinarie, pari all'1,32%, per un totale di 46 milioni di euro. I soci pattisti di Casalecchio di Reno, Castelfranco Emilia, Cesena, Copparo, Fiorano Modenese, Formigine, Gatteo, Grizzana Morandi, Maranello, Modena, Montefiorino, Ozzano dell'Emilia, Sassuolo, Savignano sul Rubicone, Trieste e Ravenna Holding hanno effettuato così il primo passo cedendo azioni e diluendo il controllo pubblico sulla società che scende così dal 53,83% al 52,51%.

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Agorà dell’acqua

Giovedì, 29 Ottobre 2015 09:00

di Paolo Carsetti pubblicato su Comune.info il 26 ottobre 2015
Nell’ultimo anno e mezzo sono stati diversi i provvedimenti promossi dal governo e approvati dal parlamento con cui si persegue il chiaro obiettivo di rilanciare la cessione al mercato dei servizi pubblici locali e più in generale dei beni comuni: decreto Sblocca Italia, legge di stabilità, Riforma della Pubblica Amministrazione, oltre alla spinta impressa a livello internazionale a favore dei trattati T-tip e Tisa.
Attraverso il decreto Sblocca Italia si costruisce un piano complessivo di aggressione ai beni comuni tramite il rilancio delle grandi opere, misure per favorire la dismissione del patrimonio pubblico, l’incenerimento dei rifiuti, nuove perforazioni per la ricerca di idrocarburi e la costruzione di gasdotti, oltre a semplificare e deregolamentare la procedura delle bonifiche.

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L’urlo dell’acqua ”Basta!”

Martedì, 22 Settembre 2015 07:32

Acqua pubblica

di Alex Zanotelli pubblicato su Comune.Info il 20 settembre 2015

Il 20 settembre, il vasto movimento italiano per la gestione pubblica dell’acqua si è ritrovato  a Napoli, capitale dell’acqua pubblica, per rilanciare con forza la difesa di questo bene fondamentale e sempre più sotto attacco dai poteri forti. E questo, nonostante che il Referendum (2011) abbia sancito che l’acqua deve essere sottratta alle leggi del mercato e che non si può fare profitto. A rafforzare l’esito referendario è venuta ora anche l’enciclica Laudato Si’ che afferma che “l’accesso all’acqua potabile è un diritto umano essenziale fondamentale e universale, perché determina la sopravvivenza delle persone e per questo è condizione per l’esercizio degli altri diritti umani” (n.30).

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