No alle catene del debito del 1981!

Giovedì, 22 Febbraio 2018 22:10

Roma 9 febbraio 2018
Roma il 21 Febbraio Montecitorio manifestazione contro il blocco delle casse del comune di Napoli per un debito del 1981 post terremoto che non appartiene al Comune. In piazza tra gli altri il sindaco De Magistris, il vicesindaco Raffaele Del Giudice ed altri assessori e personalità del mondo associativo partenopeo.

Pubblicato in TV - Beni Comuni

Discussione e confronto sul Bilancio di Roma Capitale

Roma 18 gennaio 2017 Sala del Consiglio Via della Greca 5


Dopo la bocciatura da parte dell'Oref, in questi giorni riprenderanno i lavori in Aula Giulio Cesare per l'approvazione del Bilancio previsionale 2017-19 del Comune di Roma.

Per chiarire e approfondire la complessa situazione economico-finanziaria della nostra città e in vista dell'imminente discussione sui nuovi documenti di bilancio ne parliamo, tra gli altri, con:
Michele Dau, Fabio Alberti, Giovanna Seddaiu, Stefano Fassina.

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Le prossime sfide di Tsipras

Mercoledì, 14 Ottobre 2015 07:33

di Dimitri Deliolanes pubblicato su www.sbilanciamoci.info il 13 ottobre 2015

L’obiettivo di Atene è iniziare quanto prima la discussione sul debito e, contemporaneamente, concludere entro l’anno il processo di ricapitalizzazione delle banche greche con i 25 miliardi previsti, in modo da poter togliere al più presto il capital control

Lasciate rapidamente alle spalle le elezioni, agli inizi di ottobre il governo greco ha affrontato con ritmi veloci il dibattito sulla fiducia in Parlamento e in meno di una settimana è riuscito a superare la prova parlamentare senza sorprese, con 155 voti favorevoli su 300.

È iniziato così il secondo mandato governativo del leader di Syriza, profondamente diverso nei contenuti e nei toni da quello di gennaio. Ma con una prospettiva di grande stabilità, che potrebbe condurre all’esaurirsi dei quattro anni previsti della legislatura. Facilita molto questa prospettiva la disgregazione del fronte filo-austerità e in particolare del centrodestra di Nuova Democrazia, in cerca di un nuovo leader e di una nuova identità.

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La battaglia di Tsipras ci riguarda tutti

Lunedì, 23 Febbraio 2015 10:36


di Thomas Fazi pubblicato su Sbilanciamoci.info il 23/02/2015
La battaglia di Syriza riguarda soprattutto gli impossibili obiettivi del Fiscal Compact in termini di avanzi primari. Un problema che riguarda anche l’Italia
Per capire perché la battaglia del nuovo governo greco di Alexis Tsipras riguarda tutti i cittadini europei – e in particolare quelli della periferia – dobbiamo innanzitutto tenere a mente che la rinegoziazione del debito non è per Syriza un fine a sé stante, combattuto in nome di un astratto principio di giustizia economica, ma piuttosto un mezzo per realizzare un obiettivo molto preciso: la riduzione dell’avanzo primario dal 4-5% richiesto dalla troika (oggi è intorno al 3%) all’1-1.5% del Pil.

Pubblicato in Economia

Varoufakis - Schäubledi Leonardo Coen pubblicato su IlFattoquotidiano.it il 5 febbraio 2015

Il ministro delle Finanze greco ha invitato l'Ue a non scoraggiare "troppo a lungo una nazione orgogliosa" paventando la nascita del nazismo in Germania e facendo presente a Berlino, Roma e Parigi di non aver fatto nulla per evitare l'ingresso nell'Unione di un Paese che non aveva nessuna carta in regola per farne parte. Il messaggio: "Non accettiamo lezioni da chi si è comportato assai peggio di noi" 

Pubblicato in Economia

La divina sorpresa che viene da Atene

Martedì, 27 Gennaio 2015 13:30

di Rossana Rossanda pubblicato su Il Fatto Quotidiano il 27/01/2015

 

CONTRO L’ORTODOSSIA

Nella storia francese, quel che è accaduto domenica in Grecia ha un nome: si chiama “divine surprise”. Il maggio 68 fu una divina sorpresa, e prima ancora – il termine fu coniato da Charles Maurras – l’ascesa al potere di Pétain. La storia inaspettatamente svolta, tutte le diagnosi della vigilia si disfano. Fino a ieri regnava l’ortodossia, il pensiero che non contempla devianze perché ritenuto l’unico giusto, diritto. L’incursione della sorpresa spezza l’ortodossia, apre spazi ad argomenti completamente diversi.
La vittoria di Alexis Tsipras torce la storia allo stesso modo. Non è detto che l’impossibile diventi possibile, che l’Europa cambi rotta e si ricostruisca su nuove basi.

Non avendo la maggioranza assoluta, Syriza dovrà patteggiare con forze non omogenee alla propria linea. Ma da oggi ogni discorso che si fa a Bruxelles, o a Berlino, a Roma, a Parigi, sarà esaminato alla luce di quel che chiede la maggioranza dei greci: una fondamentale metamorfosi – nel governo nazionale e in Europa – delle politiche anti-crisi, dei modi di negoziare e parlarsi tra Stati membri, delle abitudini cittadine a fidarsi o non fidarsi dell’Unione.

Pubblicato in Europa

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