NON E' PIU' TOLLERABILE

che i cittadini attendano inermi che i nostri massimi rappresentanti in seno al Parlamento si assumano la responsabilità di decisioni e atti inderogabili per la salvaguardia della qualità della vita, della salute, dell'ambiente, dei posti di lavoro;

NON E' PIU' TOLLERABILE

che si debbano continuare a sopportare le esalazioni moleste e insopportabili dentro od a ridosso dei centri urbani (la cosiddetta “puzza”) derivanti da impianti industriali di una vasta gamma (discariche - impianti di trattamento rifiuti grandi allevamenti zootecnici - industria chimica e petrolchimica);

Pubblicato in Ambiente

Sabato 8 e domenica 10 aprile inizia la raccolta firme per i «referendum sociali» contro le leggi renziane sulla scuola, lo sblocca Italia e per l’acqua pubblica. La raccolta firme ha un obiettivo: raggiungere 500 mila firme entro il 9 luglio. Si andrà al voto nella primavera del 2017. Il referendum contro le trivelle è dunque il primo round di una lunga stagione referendaria contro il governo Renzi e il Pd che vedrà nel prossimo autunno un momento importante di verifica con la consultazione popolare sull’«Italicum» e la riforma costituzionale. Il percorso dei «referendum sociali» è sostenuto da un’alleanza tra i movimenti per la scuola pubblica, per l’acqua bene comune, contro la devastazione ambientale, le trivellazioni e il piano nazionale per vecchi e nuovi inceneritori. Sabato 9 a Roma i movimenti sociali raccolti in «Roma Comune» proseguiranno il percorso di contrasto contro gli sgomberi del commissario Tronca. Da San Lorenzo a Tor Bella Monaca si inizierà a scrivere una «Carta di Roma Comune» che comprende norme su acqua, servizi pubblici essenziali, beni comuni, trasporto urbano, l’uso comune del patrimonio pubblico, lotta contro la speculazione edilizia e la necessità di decostruire l’ambigua retorica del decoro urbano.

Pubblicato in Territori

inceneritore 

di Patrizia Gentilini, pubblicato sul BlogFattoQuotidiano.it  8 settembre 2015

Mercoledi 9 settembre davanti a Montecitorio dalle ore 10 alle 14, in occasione della Conferenza Stato-Regioni, si terrà un presidio contro il Decreto noto come Sblocca Italia, indirizzato in particolare a contrastare lo “sdoganamento” dell’incenerimento dei rifiuti. Come è ormai ben noto – e sottolineato a più riprese  anche dal Il Fatto Quotidiano –  lo Sblocca Italia prevede infatti  l’ampliamento degli impianti esistenti e la costruzione di nuovi.

Pubblicato in Ambiente

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