La grande sfida che attraversa le città In evidenza

Mercoledì, 07 Ottobre 2015 07:42
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di Paolo Berdini pubblicato su Il Manifesto il 06/10/2015

C'è vita a sinistra. L’attacco al welfare dei comuni è stata una fredda scelta ideologica, fatta propria anche dalla sinistra. Dobbiamo ripensare i luoghi urbani come una grande opportunità di redistribuzione sociale, che non smantella o vende i servizi pubblici ma li rende più efficienti, con l’attiva partecipazione popolare

Se ci sarà vita a sinistra dipende molto dalle nostre capacità. Intanto dobbiamo pren­dere atto che la vita sociale sta scom­pa­rendo dalle nostre città sottoposte ad una spietata macelleria sociale, analoga all’offensiva tesa alla mar­gi­na­liz­za­zione del mondo del lavoro.

Europa, che fare?

Lunedì, 05 Ottobre 2015 20:43

Roma 4 ottobre 2015 - Dopo le elezioni greche, è sempre più attuale la domanda di come sia possibile e con quali forze sociali e politiche combattere l’austerità e cambiare lo scenario europeo. Questo tema è anche decisivo per il nuovo soggetto politico unitario che vogliamo contribuire a costruire in Italia. In vista delle mobilitazioni che si concentreranno a Bruxelles dal 15 al 17 ottobre, l’Altra Europa con Tsipras, promuove un momento di confronto e di discussione.

Immaginare il cambiamento In evidenza

Domenica, 04 Ottobre 2015 08:17
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di Gaetano Azzariti pubblicato su il Manifesto il 02/10/2015

C'è vita a sinistra. Non se «c’è» vita ma «quale» vita per la sinistra. Senza la capacità di andare oltre l’immediato e di dare «carne» e «potere» alla politica c’è solo una lenta agonia

Ciò di cui più abbiamo biso­gno è pro­durre nuovi punti di vista, non arren­derci al pre­sente, riu­scire ad incri­nare l’unica nar­ra­zione rimasta.

La sini­stra è morta se non rie­sce ad imma­gi­nare il cam­bia­mento, ad inter­pre­tare non solo un gene­rico e dif­fuso males­sere, ma a pro­spet­tare un futuro diverso. Da troppo tempo, invece, il pen­siero cri­tico ha per­duto la sua radi­ca­lità, schiac­ciata dal peso del pre­sente. I diritti arre­trano, le nostre forze sce­mano. Se siamo giunti sin qui è inu­tile negare che sia anche per colpa nostra: non abbiamo saputo inter­pre­tare il reale, ci siamo chiusi in difesa. Ma non è ser­vito a nulla, nulla abbiamo difeso.

Un piano B per l'Europa In evidenza

Martedì, 22 Settembre 2015 09:34
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pubblicato su sbilanciamoci.info il 17 settembre 2015

Contro le forze più reazionarie presenti in Europa, serve un piano B. L'appello di Varoufakis, Melenchon, Fassina, Kostantopoulou e Lafontaine

Il 13 di luglio di quest’anno il governo democraticamente eletto di Alexis Tsipras è stato messo in ginocchio dall’Unione Europea. L’accordo del 13 luglio è stato, di fatto, un colpo di stato. A questo si è giunti consentendo alla Banca Centrale Europea di far chiudere le banche greche avanzando la minaccia di mantenere le condizioni per la loro chiusura se il governo greco si fosse rifiutato di sottoscrivere la nuova versione di un programma già fallito. Perché mai tutto questo? Perché l’Unione Europea non poteva accettare l’idea che un popolo, in preda alle sofferenze causate dall’austerità, potesse osare eleggere un governo con il mandato di dire NO!

L’urlo dell’acqua ”Basta!” In evidenza

Martedì, 22 Settembre 2015 07:32
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Acqua pubblica

di Alex Zanotelli pubblicato su Comune.Info il 20 settembre 2015

Il 20 settembre, il vasto movimento italiano per la gestione pubblica dell’acqua si è ritrovato  a Napoli, capitale dell’acqua pubblica, per rilanciare con forza la difesa di questo bene fondamentale e sempre più sotto attacco dai poteri forti. E questo, nonostante che il Referendum (2011) abbia sancito che l’acqua deve essere sottratta alle leggi del mercato e che non si può fare profitto. A rafforzare l’esito referendario è venuta ora anche l’enciclica Laudato Si’ che afferma che “l’accesso all’acqua potabile è un diritto umano essenziale fondamentale e universale, perché determina la sopravvivenza delle persone e per questo è condizione per l’esercizio degli altri diritti umani” (n.30).

Windows 10 oltre il danno anche la beffa In evidenza

Venerdì, 18 Settembre 2015 09:09
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Pubblicato su istitutomajorana.it il 28 agosto 2015

Già con l'avvento di Windows 8 le cose erano peggiorate, ma con Windows 10, pur pagandolo, siamo costretti ad accettare della clausole assurde. Microsoft potrà fare quello che vuole, compreso leggere i nostri dati personali (e-mail comprese) ed installerà gli aggiornamenti, per obbligo, senza neppure dirci di cosa si tratta ...

Mi chiedo se è possibile subire così passivamente. Forse non ci rendiamo conto della realtà? Forse stiamo diventando tutti dei masochisti senza accorgercene? Ma vediamo, insieme, le cose più importanti e gravi. Riporterò quanto espresso da pagine web anche di confermata attendibilità ed autorevolezza.

Windows 10 legge spia i nostri dati personali

Si legge in Il Software:

"... Microsoft accede, divulga e conserva dati personali, inclusi i contenuti privati (quali contenuti e-mail, altre comunicazioni private o file in cartelle private) quando in buona fede ritiene che sia necessario per ..."

Questo lo dichiara, apertamente la stessa Microsoft. In pratica, questi leggono ogni nostro file personale e poco importa la motivazione per cui dicono di farlo.

Work less, do less? Working time reductions and rebound effects In evidenza

Mercoledì, 09 Settembre 2015 09:52
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Johannes Buhl , José Acosta - 31 July 2015 Springer Link

Abstract - A reduction in working hours is being considered to tackle issues associated with ecological sustainability, social equity and enhanced life satisfaction—a so-called triple dividend. With respect to an environmental dividend, the authors analyse the time use rebound effects of reducing working time. They explore how an increase in leisure time triggers a rearrangement of time and expenditure budgets, and thus the use of resources in private households. Does it hold true that time-intensive activities replace resource-intensive consumption when people have more discretionary time at their disposal?

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inceneritore 

di Patrizia Gentilini, pubblicato sul BlogFattoQuotidiano.it  8 settembre 2015

Mercoledi 9 settembre davanti a Montecitorio dalle ore 10 alle 14, in occasione della Conferenza Stato-Regioni, si terrà un presidio contro il Decreto noto come Sblocca Italia, indirizzato in particolare a contrastare lo “sdoganamento” dell’incenerimento dei rifiuti. Come è ormai ben noto – e sottolineato a più riprese  anche dal Il Fatto Quotidiano –  lo Sblocca Italia prevede infatti  l’ampliamento degli impianti esistenti e la costruzione di nuovi.

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