Roma Casa della Città - Venerdì 15 marzo 2019
Nella giornata del Strike Global for Future nel pomeriggio dopo la manifestazione si sono tenute in molte città italiane le Cento Piazze Costituenti per un patto intergenerazionale.
A Roma incontro con Ugo Mattei, Antonio Caracciolo e Paolo Cento

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Roma Accademia dei Lincei 30 novembre 2018 giornata di studi per far ripartire i lavori della Commissione Rodotà.

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La democrazia dei beni comuni

Domenica, 25 Novembre 2018 17:08

Napoli ottobre 2017
Intervista di Luigi De Giacomo al Prof. Alberto Lucarelli - Ordinario Diritto Costituzionale Federico II di Napoli

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Crolla Firenze? Altro che fatalità

Venerdì, 27 Maggio 2016 05:17

di Paolo Berdini pubblicato su Il Manifesto il 26 maggio 2016

 

Acqua pubblica. Le falle della privatizzazione che incassa e non investe nella manutenzione

Povero Nardella. Passa buona parte del suo tempo ad incontrare i fondi di investimento internazionali e vari sceicchi per convincerli a comprare per pochi euro molti immobili pubblici di grande pregio e mentre si stavano per stringere i preliminari, ecco che viene giù un pezzo dei muraglioni del lungarno. Si svendono i gioielli di famiglia mentre il sistema dei servizi urbani va in frantumi. Le città in vendita poggiano su piedi di argilla: nel centro di Firenze ci sono quotazioni immobiliari da capogiro mentre va in pezzi la città pubblica.

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Sabato 8 e domenica 10 aprile inizia la raccolta firme per i «referendum sociali» contro le leggi renziane sulla scuola, lo sblocca Italia e per l’acqua pubblica. La raccolta firme ha un obiettivo: raggiungere 500 mila firme entro il 9 luglio. Si andrà al voto nella primavera del 2017. Il referendum contro le trivelle è dunque il primo round di una lunga stagione referendaria contro il governo Renzi e il Pd che vedrà nel prossimo autunno un momento importante di verifica con la consultazione popolare sull’«Italicum» e la riforma costituzionale. Il percorso dei «referendum sociali» è sostenuto da un’alleanza tra i movimenti per la scuola pubblica, per l’acqua bene comune, contro la devastazione ambientale, le trivellazioni e il piano nazionale per vecchi e nuovi inceneritori. Sabato 9 a Roma i movimenti sociali raccolti in «Roma Comune» proseguiranno il percorso di contrasto contro gli sgomberi del commissario Tronca. Da San Lorenzo a Tor Bella Monaca si inizierà a scrivere una «Carta di Roma Comune» che comprende norme su acqua, servizi pubblici essenziali, beni comuni, trasporto urbano, l’uso comune del patrimonio pubblico, lotta contro la speculazione edilizia e la necessità di decostruire l’ambigua retorica del decoro urbano.

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Il 27 ottobre 2015 è stata annunciata, da parte di 16 soci della società Hera S.p.A., la cessione di 19.668.583 azioni ordinarie, pari all'1,32%, per un totale di 46 milioni di euro. I soci pattisti di Casalecchio di Reno, Castelfranco Emilia, Cesena, Copparo, Fiorano Modenese, Formigine, Gatteo, Grizzana Morandi, Maranello, Modena, Montefiorino, Ozzano dell'Emilia, Sassuolo, Savignano sul Rubicone, Trieste e Ravenna Holding hanno effettuato così il primo passo cedendo azioni e diluendo il controllo pubblico sulla società che scende così dal 53,83% al 52,51%.

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Agorà dell’acqua

Giovedì, 29 Ottobre 2015 09:00

di Paolo Carsetti pubblicato su Comune.info il 26 ottobre 2015
Nell’ultimo anno e mezzo sono stati diversi i provvedimenti promossi dal governo e approvati dal parlamento con cui si persegue il chiaro obiettivo di rilanciare la cessione al mercato dei servizi pubblici locali e più in generale dei beni comuni: decreto Sblocca Italia, legge di stabilità, Riforma della Pubblica Amministrazione, oltre alla spinta impressa a livello internazionale a favore dei trattati T-tip e Tisa.
Attraverso il decreto Sblocca Italia si costruisce un piano complessivo di aggressione ai beni comuni tramite il rilancio delle grandi opere, misure per favorire la dismissione del patrimonio pubblico, l’incenerimento dei rifiuti, nuove perforazioni per la ricerca di idrocarburi e la costruzione di gasdotti, oltre a semplificare e deregolamentare la procedura delle bonifiche.

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L’urlo dell’acqua ”Basta!”

Martedì, 22 Settembre 2015 07:32

Acqua pubblica

di Alex Zanotelli pubblicato su Comune.Info il 20 settembre 2015

Il 20 settembre, il vasto movimento italiano per la gestione pubblica dell’acqua si è ritrovato  a Napoli, capitale dell’acqua pubblica, per rilanciare con forza la difesa di questo bene fondamentale e sempre più sotto attacco dai poteri forti. E questo, nonostante che il Referendum (2011) abbia sancito che l’acqua deve essere sottratta alle leggi del mercato e che non si può fare profitto. A rafforzare l’esito referendario è venuta ora anche l’enciclica Laudato Si’ che afferma che “l’accesso all’acqua potabile è un diritto umano essenziale fondamentale e universale, perché determina la sopravvivenza delle persone e per questo è condizione per l’esercizio degli altri diritti umani” (n.30).

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Coordinamento Romano Acqua Pubblica pubblicato il 4/7/2015
Ricordate quelli che rivendicarono la vittoria referendaria del 2011? E quelli che nel 2012 si opposero all'ulteriore privatizzazione di Acea, proprio facendosi scudo dell'esito referendario?
Dimentichiamoli: oggi quel Pd vota insieme alla destra più becera contro la proposta di ripubblicizzazione dell'acqua di Roma. Vota contro la volontà di un milione e mezzo di romani che disse sì all'acqua pubblica (più di quelli che hanno eletto l'attuale sindaco).
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Comunicato Stampa DeLiberiamo Roma pubblicato il 4 luglio 2015

Il Consiglio Comunale di Roma con una discussione liquidatoria ha bocciato le delibere di iniziativa popolare per la scuola e l'acqua pubblica e contro il patto di stabilità.

Con il voto di oggi il PD capitolino ha calato la maschera, e con un’inedita ma salda alleanza con il centrodestra ha scelto di stare dalla parte dei poteri forti, il cui unico faro è la privatizzazione di tutti servizi pubblici secondo la massima “privatizzare i profitti, socializzare le perdite”.

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