Il diritto di boicottare Israele In evidenza

Lunedì, 26 Marzo 2018 09:04
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Roma 22 marzo - Ufficio in Italia del Parlamento europeo - Sala dei Mosaici
Presentazione del dossier IL DIRITTO DI BOICOTTARE ISRAELE
Boicottaggio, Disinvestimento e Sanzioni: un legittimo movimento per i diritti umani a cura di BDS Italia con il sostegno di AssoPace Palestina, Centro Studi Sereno Regis, Pax Christi Italia, Rete Ebrei Contro l’occupazione, Servizio Civile Internazionale Italia e Un ponte per…
Sono intervenuti: Stephanie Westbrook BDS Italia - Avv. Fausto Gianelli Giuristi Democratici - Vera Pegna scrittrice e traduttrice - Eleonora Forenza, europarlamentare

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di Eleonora Forenza * pubblicato sul ilManifesto il 25 febbraio 2016

La riapertura di una dimensione europea dei conflitti e dei movimenti: questo l’obiettivo della tre giorni di assemblea a Madrid (19–21 febbraio), Plan B, contro l’austerità per una Europa democratica. Rimettere in movimento la sinistra europea, partendo da una agenda condivisa di mobilitazione, con un esplicito richiamo all’esperienza dei Forum sociali europei che iniziò a Firenze nel 2002.

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da l'Antidiplomatico, pubblicato il 26 gennaio 2016 Nell'individuare ciò che ha portato milioni di persone a fuggire dall'Africa e il Medio Oriente nel corso degli ultimi anni, il linguista di fama mondiale, Noam Chomsky (qui l'intervista integrale in inglese), fa riferimento all'intervento occidentale in Iraq e il rovesciamento di Muammar Gheddafi in Libia.

Da Weimar a Parigi: Guerra allo Stato di diritto In evidenza

Martedì, 26 Gennaio 2016 18:56
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di Giorgio Agamben pubblicato su Le Monde il 27 dicembre 2015 sulla tribuna "Bisogna costituzionalizzare lo Stato d’emergenza?". Tradutto in italiano da Riccardo Antoniani e pubblicato su Il Sole24ore il 24 gennaio 2016.

Depoliticizzazione, rinuncia alla certezza delle leggi, paura: così si negano le libertà per rispondere al terrorismo

Non si può comprendere la reale posta in gioco nella proroga di tre mesi dello stato d’emergenza in Francia, se non la si situa nel contesto d’una trasformazione radicale del modello statale cui siamo avvezzi. Occorre innanzitutto smentire le affermazioni di politici irresponsabili, secondo i quali lo stato di eccezione sarebbe un baluardo per la democrazia. Gli storici sanno perfettamente che è vero il contrario.

Spagna, i socialisti spiazzati da Iglesias In evidenza

Domenica, 24 Gennaio 2016 11:57
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di Massimo Serafini, Marina Tura pubblicato su Il Manifesto il 24 gennaio 2016

Madrid. L’iniziativa del leader di Podemos dal re giudicata «un ricatto» dalla direzione del Psoe. Il segretario Sanchez pronto ad assumere l’incarico ma il suo partito insiste: Rajoy dovrebbe precederlo.

Il tentativo delle destre, Partito popolare e Ciudadanos, di risolvere la crisi politica in cui versa la Spagna, costringendo il Partito socialista in un governo di larghe intese, è stato terremotato dalla proposta di Podemos di dar vita a un’intesa di governo fra Psoe, Podemos e Izquierda Unida, guidato dal socialista Sanchez, con Iglesias come suo vice.

16 gennaio 2016 - Mobilitazione contro la guerra In evidenza

Sabato, 02 Gennaio 2016 17:02
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Roma: 12 gennaio assemblea all'università; il 16 gennaio corteo da piazza Esquilino;
Milano: 16 gennaio corteo da piazza S. Babila.

 

L'appello del comitato promotore romano della mobilitazione del 16 gennaio.

Il 16 gennaio di venticinque anni fa, l'inizio dei bombardamenti statunitensi sull'Iraq nella prima guerra del Golfo, segnava l'inizio della guerra permanente che oggi sta trascinando il mondo in una pericolosa escalation. Siria, Iraq, Kurdistan, Libia, Palestina, Ucraina sono i teatri al momento più gravi ma tensioni e conflitti si addensano anche in altre aree del pianeta.

In Spagna la disinformazione è liberista In evidenza

Lunedì, 28 Dicembre 2015 09:44
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di Massimo Serafini, Marina Turi pubblicato su il Manifesto il 27 dicembre 2015

Dopo il voto. Perché Corriere e Repubblica accomunano Podemos al Front National

Leggendo i commenti alle elezioni in Spagna sui principali quotidiani italiani, La Repubblica e Il Corriere della Sera tra gli altri, si resta sconcertati. La grande novità del voto spagnolo, il superamento del bipartitismo e la conseguente instabilità politica che ne è derivata, per l’irruzione sulla scena di Podemos e Ciudadanos, viene frettolosamente ricondotta al dilagare del populismo.

Sbrigativamente il successo di Podemos viene equiparato a quello recente del Front National in Francia o dell’ultradestra nazionalista in Polonia o al dimenticato tentativo di Syriza in Grecia.

A Pedro non lo permettono In evidenza

Mercoledì, 23 Dicembre 2015 11:35
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di Pablo Iglesias pubblicato sull' HuffPost il 23 dicembre 2015

Con le elezioni del 20 dicembre la nuova transizione politica spagnola ha fatto un passo avanti mettendo fine al sistema dell'alternanza e inaugurando una nuova fase politica. La legislatura nera di Rajoy, caratterizzata dalla corruzione e dall'aumento delle disuguaglianze, ha fatto perdere al Partido Popular quattro milioni di voti e ha causato il peggior risultato elettorale dal 1989.

Ciudadanos manifesta la volontà di consegnare il potere politico al Pp, come ciliegina sulla torta sulla sua catastrofe elettorale: è soltanto la conferma di quello che giorno dopo giorno si è rivelato come il progetto azzurro (il colore del Partido Popular, ndT) dell'impresa arancione (il colore di Ciudadanos, ndT). In poche parole, vino vecchio in botti nuove.

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