Contro un’Europa antropofagica

Giovedì, 15 Gennaio 2015 15:02

Barbara Spinelli

 

Di Barbara Spinelli pubblicato su sito personale il 14 gennaio 2015

 

Questo articolo sarà pubblicato sul quotidiano greco «I Avgi».

Se Syriza vince le elezioni del 25 gennaio, quel che sembrava impossibile potrebbe divenire possibile: un radicale cambiamento di rotta – non solo in Grecia ma nell’Unione europea – delle politiche anti-crisi, dei modi di negoziare e di parlarsi tra Stati membri, delle abitudini cittadine a fidarsi o non fidarsi dell’Unione. Fidarsi e ricominciare a sperare nell’Unione è oggi possibile solo in un’esperienza di lotta alla sua degenerazione liberista, alle sue tentazioni neonazionaliste e xenofobe, alla sua fuga dalla solidarietà: è quel che Alexis Tsipras promette.

Pubblicato in Europa

di Francesco De Palo (account twitter @FDepalo) pubblicato su Formiche

Un programma di rinascita sociale prima che economica, la rinegoziazione del debito ellenico, l’intervento della Bei per nuovi investimenti, una discontinuità finanziaria con la troika, la liberalizzazione delle frequenze televisive. Chi sono e cosa pensano gli economisti che affiancano il leader greco Alexis Tsipras ed il suo Syriza, possibile nuovo primo ministro nella Grecia chiamata al voto il prossimo 25 gennaio.

Pubblicato in Europa

Cosa farà il governo di Syriza

Giovedì, 01 Gennaio 2015 11:40

Il programma economico di Syriza annunciato a Salonicco, in occasione della fiera internazionale, il 15 settembre 2014 da un intervento di Alexis Tsipras. La traduzione a cura di Transform! Italia

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Pubblicato in Economia

Noi possiamo

Lunedì, 22 Dicembre 2014 14:43

di Pippo Civati pubblicato su Il Fatto Quotidiano 22/12/2014

La terza via del Duemila: radicale e pronta a vincere

E noi Possiamo? La vera Terza Via degli anni in cui viviamo.
Un movimento di indignati, che gridavano “non ci rappresentate” e, quindi, dichiaratamente in cerca di una rappresentanza politica che non c’è (in Italia l’avremmo dato per perso, quell’elettorato, relegandolo nell’indistinto universo dell’astensionismo).

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Syriza: cambia la Grecia, cambia l’Europa

Giovedì, 18 Dicembre 2014 14:46

Pubblicato su il manifesto il 18/12/2014

Appello. “Chiediamo a chiunque abbia a cuore la democrazia, la coesione sociale e la giustizia di sostenere il diritto del popolo greco a scegliere liberamente il proprio futuro”

 

La Gre­cia ha fatto in que­sti anni da cavia per la can­cel­la­zione dello stato sociale e dei diritti demo­cra­tici in Europa. I pac­chetti di “sal­va­tag­gio” dei memo­ran­dum hanno sal­vato solo le ban­che tede­sche ed euro­pee, impo­ve­rito la gente e aggra­vato la disoc­cu­pa­zione ren­den­dola di massa.

Pubblicato in Europa

di Antonio Ingroia pubblicato su L'ultima Ribattuta e su Azione Civile il 3/12/2014

C’è un pezzo d’Italia, ogni giorno più grande, che si sente orfano di rappresentanza politica. E’ quel pezzo d’Italia che una volta si definiva popolo della sinistra e che ora invece non si riconosce in alcun partito, tanto che se domani ci fossero le elezioni probabilmente non andrebbe a votare.

Pubblicato in a Sinistra

di Luciana Castellina pubblicato su Il Manifesto il 10/12/2014 (visualizza articolo originale)

Grecia. L’annuncio delle elezioni anticipate arriva mentre con il leader di Syriza ricordiamo la figura di Jannis. La vittoria è data per certa ma sale la preoccupazione per le possibili reazioni eversive

La notizia è arrivata, lunedì, mentre era in corso la commemorazione di uno dei fondatori di Syriza, Yannis Banias. Alexis Tsipras aveva appena finito il suo discorso, parole commosse, perché Yannis fu decisivo nella scelta di affidare a lui, prima leader degli studenti medi di Atene, poi giovanissimo consigliere comu­nale della città, il compito di rappresentare il cambio generazionale alla testa della nuova formazione politica.

Pubblicato in Europa

L'Altra Europa la Sinistra a Piazza Farnese

Lunedì, 01 Dicembre 2014 00:00

Redazione L'Altra News

No a Renzi, no alla Troika per la causa giusta con questo slogan chiarissimo L'Altra Europa ha organizzato il 29 novembre a piazza Farnese una manifestazone a difesa dell’articolo 18 e del reddito minimo per tutti. A poche settimane dalla fine del semestre italiano che come dice Marco Revelli sono state un "fallimento" perse molte occasioni sull'economia, resta il piano Juncker da 300 miliardi definito dalllo stesso Revelli «È una burla in linea con l’illusionismo praticato da Renzi in Italia, oggi manifestiamo per denunciare un bilancio politico catastrofico. È in atto un’aggressione violenta ai diritti e al lavoro».

Pubblicato in le Piazze
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