Sabato 17 ottobre, le numerose organizzazioni che fanno parte della campagna “Miseria Ladra” hanno lanciato una giornata di mobilitazione in numerose città d’Italia. A Roma, l’appuntamento è nel Teatro Ambra Iovinelli, per una grande assemblea che metta al centro della discussione politica la rivendicazione di un REDDITO DI BASE, contro quella povertà e quella precarietà che pesano sulla vita di un numero sempre maggiore di persone.
La Coalizione Sociale Romana ha deciso di dare ulteriore visibilità e forza a questa rivendicazione, portando per le strade di Roma quelle rivendicazioni con una STREET PARADE che camminerà nei luoghi simbolo della povertà, della marginalità e dello sfruttamento, nei luoghi in cui la rivendicazione del reddito più ha il significato della possibilità di una vita, di una formazione e di un lavoro degni.
Jobs Act, Buona Scuola, Piano Casa, Sblocca Italia: in ogni settore i provvedimenti del governo Renzi vanno nel senso di un aumento delle diseguaglianze, nel senso di una generalizzazione della precarietà attraverso dello smantellamento dei diritti e delle tutele, nel senso dell’attacco ai salari e a qualunque opportunità di mobilità sociale.
Le propagande governative lasciano il tempo che trovano: gli effetti immediati del Jobs Act sono l’immagine di una bolla occupazionale che è già esplosa, con l’unico esito di aver regalato milioni di euro alle imprese, mentre la disoccupazione rimane stabilmente ai massimi storici e la precarietà dilaga: ne è segno evidente l’aumento vertiginoso negli ultimi mesi dell’utilizzo dei voucher. E mentre ai giovani non si offre più alcuna opportunità accettabile, si nega loro anche l’accesso ad un’istruzione e una formazione di massa: la Buona Scuola apre le porte agli interessi delle imprese, dà più poteri ai presidi, valuta e punisce, attraverso competizioni e classifiche, docenti, studenti e scuole e, contemporaneamente, nell’Università già distrutta dai governi precedenti si procede con nuovi tagli al diritto allo studio e riforme, come quella dell'ISEE, la riforma dell’ISEE, che vanno nella direzione di una limitazione ulteriore all'accesso e al welfare.
In questo contesto, l’attacco generale è alla democrazia e alla possibilità stessa della lotta e del dissenso. A partire dalla scandalosa reazione del governo alla legittima protesta dei lavoratori del Colosseo, la negazione del diritto di sciopero è ormai palese, come non lo era dagli inizi del Novecento: si tratta di un processo ormai più che visibile e in atto in tutti i settori.
Per noi, rivendicare reddito significa combattere le politiche di austerità imposte da un’Europa autoritaria; significa strappare denaro alla rendita e ai grandi profitti nelle mani di pochissimi; significa rompere il ricatto della precarietà e della disoccupazione; significa difendere e riconquistare il diritto di sciopero; significa avere possibilità di un lavoro degno, sicuro, giustamente pagato; la possibilità di un’istruzione libera e di massa, per tutti. Un reddito per avere la possibilità di scegliere.
La STREET PARADE attraverserà l'università, le scuole, i tanti luoghi del lavoro nero, i quartieri vissuti ogni giorno dai migranti, le strade e le piazze che intendiamo riprenderci, per concludere presso lo spazio di mutuo soccorso Communia, dove ci sarà una serata con cena per finanziare la "sartoria migrante" Karalò, progetto di mutuo soccorso e di accoglienza alternativa.