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Manca ormai solo il voto della Camera ad aprile per l'approvazione di una revisione costituzionale che riduce il Senato a un'assemblea non eletta dai cittadini e sottrae poteri alle Regioni per consegnarli al governo, mentre scompaiono le Province. Potevano essere trovate altre soluzioni, equilibrate, di modifica dell'assetto istituzionale, ascoltando le osservazioni, le proposte, le critiche emerse perfino nel seno della maggioranza. Si è preferito forzare la mano creando un confuso pasticcio istituzionale, non privo di seri pericoli. La revisione sarà oggetto di referendum popolare nel prossimo autunno, ma la conoscenza in proposito è scarsissima. I cittadini, cui secondo Costituzione appartiene la sovranità, non sono mai stati coinvolti nella discussione. Domina la scena la voce del governo che ha voluto e dettato al Parlamento questa deformazione della Costituzione, che viene descritta come passo decisivo per la semplificazione dell'attività legislativa e per il risparmio sui costi della politica: il risparmio è tutto da dimostrare e la semplificazione non ci sarà. Avremo invece la moltiplicazione dei procedimenti legislativi e la proliferazione di conflitti di competenza tra Camera e nuovo Senato, tra Stato e Regioni.

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Referendum Costituzionale, Zagrebelsky: i 15 motivi per dire NO alla 'riforma' Renzi

In vista della consultazione popolare fissata a ottobre sulle modifiche alla Carta, il presidente emerito della Consulta elenca le ragioni per votare contro la deforma Renzi-Boschi e risponde alle obiezioni confezionate in questi mesi da chi è a favore.

di Gustavo Zagrebelsky, pubblicato sul Fatto quotidiano  il 6 marzo 2016 (stralci)

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 Fukushima

di Alessandra Borrella, pubblicato su Repubblica.it il 9 marzo 2016

Gli abitanti vengono forzati a rientrare nelle loro case, nonostante la contaminazione sia ancora a livelli altissimi, per bloccare i risarcimenti agli evacuati dal 2018. Lo conferma anche un rapporto di Greenpeace.

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 Berta Caceres

di Adriana Spera, pubblicato su IlFoglietto il 10 Marzo 2016

Uccisa, ua settimana fa, con quattro colpi di pistola, mentre dormiva nella sua casa di Esperanza Intibucà, Berta Caceres, l'ecologista indigena honduregna nota per le sue battaglie a difesa dell'ambiente.

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 glifosato

di Patrizia Gentilini, pubblicato su FattoQuotidiano.Blog il 2 marzo 2016

E’ in corso in questi giorni un grande dibattito circa la ri-autorizzazione del glifosate, l’erbicida più diffuso al mondo (25% del mercato mondiale) ed attualmente il prodotto più venduto in Italia: 1795, 1 tonnellate nel 2012 (fonte Sian 2012). L’autorizzazione è scaduta il 31 dicembre scorso, ma è stata prorogata a giugno 2016 e sembra che, purtroppo, tutti gli Stati membri, escluso la Svezia, si apprestano a ri-autorizzarlo per altri 15 anni.

Produzione e Beni Comuni In evidenza

Giovedì, 10 Marzo 2016 10:38
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Roma, Marzo 11-12 - OFFICINE ZERO / OZ via U. Partini 20, Portonaccio, Casalbertone. Metro Tiburtina

 

Questo seminario fa seguito a quello che ha avuto luogo a Parigi il 7-9 novembre 2014 denominato «socializzazione e Beni Comuni in Europa - Come costruire un progetto alternativo? ».

I Beni Comuni sono determinati dalla volontà degli attori interessati di governare insieme una risorsa, principio che mette in discussione i diritti di proprietà su questa risorsa. Tuttavia, la risorsa è un termine fuorviante in quanto il bene comune dipende dall'attività, dall'uso e dal prendersi cura, concordando regole e trovando sistemi per regolamentare l'uso e l'accesso al fine di creare un sistema sostenibile di bene comune. Perciò non c'è bene comune senza «commoning» (cioè un processo sociale che determina un bene comune) (Linebaugh 2008).

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di Sandro Medici pubblicato su Il manifesto il 9 marzo 2016

Anche lo scarno coinvolgimento popolare nelle primarie conferma quanto sia esile la candidatura di Roberto Giachetti a sindaco di Roma. Non che i suoi competitori squillino o risaltino, ma tornare a guidare il Campidoglio o raggiungere le soglia di ballottaggio, per il Pd appare arduo. E del resto, siccome la politica di solito non fa sconti, è inevitabile che così vadano le cose. Dopo la deludente esperienza della giunta Marino e dopo la sua ignobile defenestrazione, la credibilità del partito si attesta su quote di mera sopravvivenza.

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di Eleonora Forenza * pubblicato sul ilManifesto il 25 febbraio 2016

La riapertura di una dimensione europea dei conflitti e dei movimenti: questo l’obiettivo della tre giorni di assemblea a Madrid (19–21 febbraio), Plan B, contro l’austerità per una Europa democratica. Rimettere in movimento la sinistra europea, partendo da una agenda condivisa di mobilitazione, con un esplicito richiamo all’esperienza dei Forum sociali europei che iniziò a Firenze nel 2002.

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