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COMITATO PER IL SI NEI 2 REFERENDUM ABROGATIVI RELATIVI ALLA LEGGE 6 MAGGIO 2015 N°52 (Italicum), sede in Roma Corso d’Italia 97 c/o studio Adami.

 

Si è costituito a Roma il Comitato per il SI nei 2 referendum abrogativi relativi alla legge 6/5/2015 n° 52 (Italicum). Il Comitato ha l’obiettivo di portare avanti nei prossimi mesi la campagna referendaria iniziata con la presentazione il 10 dicembre scorso in Corte di Cassazione di due quesiti di abrogazione parziale della legge 52/2015 (Italicum). Il primo quesito è sul voto bloccato ai capilista e le candidature plurime; il secondo è sul premio di maggioranza e il ballottaggio senza soglia. Sono i due meccanismi che stravolgono i principi costituzionali del voto libero e uguale e della rappresentanza democratica, il cui carattere fondante per la democrazia la Corte costituzionale aveva già sottolineato nella dichiarazione di illegittimità del Porcellum con la sentenza n. 1/2014.

A Pedro non lo permettono In evidenza

Mercoledì, 23 Dicembre 2015 11:35
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di Pablo Iglesias pubblicato sull' HuffPost il 23 dicembre 2015

Con le elezioni del 20 dicembre la nuova transizione politica spagnola ha fatto un passo avanti mettendo fine al sistema dell'alternanza e inaugurando una nuova fase politica. La legislatura nera di Rajoy, caratterizzata dalla corruzione e dall'aumento delle disuguaglianze, ha fatto perdere al Partido Popular quattro milioni di voti e ha causato il peggior risultato elettorale dal 1989.

Ciudadanos manifesta la volontà di consegnare il potere politico al Pp, come ciliegina sulla torta sulla sua catastrofe elettorale: è soltanto la conferma di quello che giorno dopo giorno si è rivelato come il progetto azzurro (il colore del Partido Popular, ndT) dell'impresa arancione (il colore di Ciudadanos, ndT). In poche parole, vino vecchio in botti nuove.

Spagna, Podemos: è ora di un’alternativa mediterranea In evidenza

Martedì, 22 Dicembre 2015 09:21
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di Fabio Marcelli pubblicato su Il Fatto quotidiano il 22 dicembre 2015

L’indiscutibile affermazione di Podemos e, sia pure in modo più contenuto, di varie forze di sinistra nelle elezioni spagnole di domenica, aprono nuovi spazi all’alternativa, sia su scala nazionale che europea. Dopo la Grecia e il Portogallo, questi risultati rendono evidente come aumenti, specie nell’Europa mediterranea, la massa di persone non più disposte a sottostare al protettorato tedesco basato sull’austerità e la rendita finanziaria che viene salvaguardata a costo della povertà e disoccupazione crescente di interi territori.

Per la Sinistra di tutti In evidenza

Lunedì, 21 Dicembre 2015 06:48
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Ci siamo!
Incontriamoci a Roma dal 19 al 21 febbraio.
E' il tempo di cambiare, di mettersi in gioco senza paura.
La convocazione non ha firme, né proprietari.  E' di tutti quelli che vogliono cambiare tutto e che non si arrendono. Come la Sinistra che vogliamo.
Usiamolo liberamente, copiamolo, condividiamolo, diffondiamolo.


Incontriamoci
Incontriamoci il 19, 20 e 21 febbraio a Roma per ridare senso alla parola “politica” come strumento utile a cambiare concretamente le nostre vite. Incontriamoci per organizzarci e costruire un nuovo soggetto politico, uno spazio aperto, democratico, autonomo.
Non è un annuncio. È una proposta.
Non sarà un evento cui assistere da spettatori.

Nuovo via alle trivellazioni, l’allarme dei movimenti In evidenza

Venerdì, 18 Dicembre 2015 22:28
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di Serena Giannico pubblicato su Il Manifesto il 18 dicembre 2015

«Un autentico inganno. Gli emendamenti presentati dal governo alla legge di Stabilità 2016 ricalcano solo apparentemente i quesiti referendari. Essi, tra abrogazioni e aggiunte normative, mimetizzano e mascherano, in modo subdolo, il rilancio delle attività petrolifere in terraferma e in mare e persino entro le 12 miglia dalla costa». Il movimento No triv torna così all’attacco di Renzi, accusato di “barare”. E boccia le modifiche proposte dal suo esecutivo in materia di ricerca ed estrazione del petrolio. «I passaggi normativi del disegno governativo — scrivono in un documento i No triv — sono riassunti nell’abolizione del “Piano delle aree” (strumento di razionalizzazione delle attività oil & gas) e nella previsione di far salvi tutti i procedimenti collegati a “titoli abilitativi già rilasciati” — all’entrata in vigore della legge di Stabilità — “per la durata di vita utile del giacimento”».

Necro-economia (1/2) In evidenza

Mercoledì, 16 Dicembre 2015 21:35
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di Franco Berardi  "Bifo" pubblicato su Zeroviolenza.it il 15 dicembre 2015

Stiamo andando verso la terza guerra mondiale? Sì e no. La guerra è iniziata quindici anni fa e promette di accompagnarci per un lungo periodo e di distruggere quel che resta della civiltà moderna.
Nelle ultime settimane ha provocato una sospensione delle libertà civili in Francia senza alcuna opposizione, ha favorito l'affermazione del Front National, oltre all'inasprimento della xenofobia in tutto l'occidente.

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di Renzo Rosso pubblicato su il BlogFattoQuotidiano.it il 14 dicembre 2015

Nel periodo 2012-2015 la California ha vissuto la peggiore siccità che si ricordi a partire da quando si fanno misure sistematiche, più di un secolo fa. L’impatto negativo di questo evento è stato molto disuguale: le città costiere, quelle più popolate, sono state poco più che infastidite, mentre le zone rurali dell’interno, dove gli incendi sono un pericolo costante, hanno pagato e stanno ancora pagando il tributo più pesante.

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“Aveva implorato, offerto anche l’asina per un letto, niente. C’era solo una minuscola stalla dove c’era un bue. La bestia, almeno lei, accolse bene gli intrusi.”
(Erri De Luca,”In nome della madre”)


Milioni di esseri umani ogni giorno in ogni parte del mondo implorano salvezza dalle bombe, dalla violenza, dal terrore, dalla fame e dalla miseria. Migliaia di esseri umani cercano riparo per i loro figli, e offrono tutto quello che hanno per traversare mari, confini e fili spinati in cerca di accoglienza.
Non sono intrusi, non ci fanno paura. Ci fa paura la guerra, l’ingiustizia, lo sfruttamento, l’indifferenza, l’odio.
Il nostro diritto alla sicurezza e alla serenità sarà in pericolo fino a che lo stesso diritto verrà negato a qualcun altro. Non vogliamo vivere in una Europa e in un
mondo ingiusto, violento, razzista e antidemocratico.

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