Sinistra Ecologia e Libertà organizzando questa manifestazione dell’11 maggio a Roma vuole contribuire a costruire una sinistra moderna, europeista, di popolo che metta al centro i beni comuni, il lavoro, i diritti civili e sociali, la riconversione ecologica dell’economia. Intervengono: Stefano Rodotà, Concita De Gregorio, Maurizio Landini, Salvatore Carpentieri, Nichi Vendola.
Milano 7 febbraio 2015 - Il convegno è promosso dall'associazione "CostituzioneBeniComuni", gruppo consigliare Sinistra per Pisapia, con l’adesione di "Adesso Basta" e del Comitato Milanese "AcquaPubblica". Introduce ai lavori: Piero Basso (CostituzioneBeniComuni) con una relazione dal titolo "Il lungo, tortuoso cammino verso l’ EXPO".
Roma Piazza SS. Apostoli 4 ottobre 2014 - Manifestazione nazionale di SEL per una nuova politica economica e per dire basta ai fallimenti dell’austerità. Coordina Francesca Fornario - Interventi di: Simone Oggioni, Cecilia Taranto, Maria Pia Pizzolante, Domenico Pantaleo, Norma Rangeri, Claudio Bernardino, Danilo Lampis, Maurizio Landini, Giuseppe Civati, Nichi Vendola
Roma teatro Eliseo 20 giugno 2013 - Un'altra maggioranza è possibile. Un sogno? Left ne parla con esponenti dei tre partiti. Intervengono: Giuseppe Civati, Laura Puppato, Giulio Marcon, Sonia Alfano, Paolo Berdini, Antonio Ingroia, Lorenzo Rocchi Occupy PD, Andrea Ranieri, Francesco Sylos Labini, Vincenzo Smaldore - OpenPolis, Lorenzo D'Agostino Occupy PD
Roma teatro Eliseo 30 maggio 2013. Left organizza un convegno attorno alla figura di Salvatore Settis per presentare il suo "manifesto".
Intervengono: Salvatore Settis, Fabrizio Barca, Vittorio Emiliani, Vladimiro Giacchè, Ernesto Longobardi, Massimo Monaci, Tomaso Montanari, Andrea Ranieri, Marino Sinibaldi, Renato Soru, Adriano Zaccagnini, Teatro Valle Occupato
Teatro Eliseo di Roma 2 maggio 2013 "La rivoluzione della dignità" Left incontra Stefano Rodotà.
Intervengono: Stefano Rodotà, Walter Tocci, Sergio Cofferati, Giuseppe Civati, Antonio Di Luca, Antonio Ingroia, Gherardo Colombo, Gennaro Migliore, Beppe Giulietti
di Angelo Mastrandrea, pubblicato su IlManifesto il 22 gennaio 2015
Citadini di Atene, il dado è tratto. La Grecia si rialza in piedi, con orgoglio e dignità». Un abbraccio con Pablo Iglesias, che sussurra in rima «Syriza-Podemos, venceremos», e Alexis Tsipras, preceduto da Bella ciao in versione Modena City Ramblers, sale sul palco di piazza Omonia, davanti al suo pubblico, quello delle centinaia di manifestazioni che hanno percorso la capitale ellenica dall’inizio di un’incubo chiamato austerity e che ora vedono la possibilità di farla finita con un sistema che ha condotto il Paese alla rovina.
Intervista a Stefano Rodotà di Giacomo Russo Spena. Pubblicato su Micromega il 22 gennaio 2015
“Chi pensa di ricostruire un soggetto di sinistra o socialmente insediato guardando a Sel, Rifondazione, Alba e minoranza Pd sbaglia. Lo dico senza iattanza, ma hanno perduto una capacità interpretativa e rappresentativa della società”. Il giurista non risparmia riflessioni, ragionamenti e giudizi, anche duri. Una conversazione che va dal suo ultimo libro “Solidarietà” al bisogno di una coalizione sociale nel Paese passando per il ruolo della magistratura e le elezioni in Grecia: “La vittoria di Syriza cambierebbe gli scenari europei”.
di Riccardo Chiari pubblicato su Il Manifesto il 17/01/2015
L'Altra Europa. L’addio di Cofferati emoziona i partecipanti. «E’ il punto di non ritorno tra Pd e mondo del lavoro»
Negli ampi spazi del Nuovo cinema Nosadella, esaurito in ogni ordine di posti per l’assemblea dell’Altra Europa con Tsipras, può succedere anche di trovare nel retrobottega il poster di un film uscito la scorsa estate. Dimenticabile (a partire dalla coppia di protagonisti Barrymore/Sandler) ma con un titolo piuttosto aderente agli sviluppi della giornata: «Insieme per forza». Anche per amore. «Per tutti noi — ricorda fra gli applausi Panos Lamprou di Syriza — il movimento contro la globalizzazione è stato un insegnamento. E siamo convinti che la sinistra italiana possa sorprendere ancora il mondo».
di Stefano Fassina pubblicato su Sbilanciamoci.info il 16/01/2015
Per la prima volta da decenni, in Europa un partito svela la natura di classe del conflitto tra creditori e debitori. E offre una risposta non nazionalista
La posta in gioco è, innanzitutto, la rianimazione della democrazia sostanziale dopo una lunga fase di ibernazione, dovuta a cause culturali e politiche prima che economiche. Sul piano culturale, viene sfidato in termini competitivi, speriamo vincenti, il pensiero unico di matrice liberista.