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NON E' PIU' TOLLERABILE

che i cittadini attendano inermi che i nostri massimi rappresentanti in seno al Parlamento si assumano la responsabilità di decisioni e atti inderogabili per la salvaguardia della qualità della vita, della salute, dell'ambiente, dei posti di lavoro;

NON E' PIU' TOLLERABILE

che si debbano continuare a sopportare le esalazioni moleste e insopportabili dentro od a ridosso dei centri urbani (la cosiddetta “puzza”) derivanti da impianti industriali di una vasta gamma (discariche - impianti di trattamento rifiuti grandi allevamenti zootecnici - industria chimica e petrolchimica);

Trivelle Referendum, i falsi argomenti del «no» In evidenza

Giovedì, 24 Marzo 2016 20:54
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di Enzo Di Salvatore pubblicato su il Manifesto il 18 marzo 2016

I sostenitori del «no» al referendum abrogativo sulle estrazioni di idrocarburi in mare utilizzano due argomenti principali: il fabbisogno energetico nazionale e i posti di lavoro. Entrambi gli argomenti, però, costituiscono un falso problema.

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 Fukushima

di Alessandra Borrella, pubblicato su Repubblica.it il 9 marzo 2016

Gli abitanti vengono forzati a rientrare nelle loro case, nonostante la contaminazione sia ancora a livelli altissimi, per bloccare i risarcimenti agli evacuati dal 2018. Lo conferma anche un rapporto di Greenpeace.

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 Berta Caceres

di Adriana Spera, pubblicato su IlFoglietto il 10 Marzo 2016

Uccisa, ua settimana fa, con quattro colpi di pistola, mentre dormiva nella sua casa di Esperanza Intibucà, Berta Caceres, l'ecologista indigena honduregna nota per le sue battaglie a difesa dell'ambiente.

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 glifosato

di Patrizia Gentilini, pubblicato su FattoQuotidiano.Blog il 2 marzo 2016

E’ in corso in questi giorni un grande dibattito circa la ri-autorizzazione del glifosate, l’erbicida più diffuso al mondo (25% del mercato mondiale) ed attualmente il prodotto più venduto in Italia: 1795, 1 tonnellate nel 2012 (fonte Sian 2012). L’autorizzazione è scaduta il 31 dicembre scorso, ma è stata prorogata a giugno 2016 e sembra che, purtroppo, tutti gli Stati membri, escluso la Svezia, si apprestano a ri-autorizzarlo per altri 15 anni.

Porto Marghera, la bonifica incompiuta In evidenza

Giovedì, 28 Gennaio 2016 21:24
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di Ernesto Milanesi pubblicato su Il Manifesto il 27 gennaio 2016

Dopo gli arresti per il Mose, nel 2014, tutto si è fermato: ne fanno le spese gli abitanti della laguna. Tutti i dati nel report della Commissione parlamentare sul ciclo dei rifiuti: area senza «cintura di sicurezza», «varchi» nei terreni fanno passare il percolato inquinante. «Serve un intervento di Comune e Regione»

Oltre un miliardo di euro: è la rigenerazione, ancora incompiuta, di Portomarghera. L’emblema dell’inquinamento criminale della laguna, ma soprattutto il simbolo di un sistema che metabolizza risorse a senso unico e paralizza Venezia.

Il metodo scientifico della nonna e gli ogm

Giovedì, 21 Gennaio 2016 18:01
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di Pietro Perrino, pubblicato su IlFoglietto Il 6 gennaio 2016,

Il giorno della Befana, su Repubblica.it Cultura, Piergiorgio Odifreddi, noto matematico e divulgatore scientifico italiano, ci ha regalato un’intervista fatta a Richard Roberts, chimico e biologo inglese, vincitore del Nobel per la Medicina 1993 (per la scoperta dello splicing dei geni). Il titolo dell’intervista è: Richard Roberts: “Il metodo scientifico? Farsi capire dalle nonne”. Odifreddi precisa che “Roberts è attivamente impegnato nella diffusione del sapere scientifico, e al meeting interdisciplinare dei premi Nobel tenuto nel 2015 a Lindau ha lanciato un appello ai suoi colleghi affinché si coalizzino contro una delle grandi superstizioni del mondo moderno: l’idea, cioè, che gli organismi geneticamente modificati …”. I puntini sono miei, perché la frase è incompleta.

Data l’importanza dell’argomento, ho pensato di commentare le risposte del premio Nobel e di pubblicarle, sperando di fare un gradito, anche se modesto, assist a Odifreddi.

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di Antonio Marfella, pubblicato sul FattoQuotidiano Blog il 20 gennaio 2016

Gent.mo presidente Vincenzo De Luca, mi permetto di scriverle direttamente poche righe perché, martedì 19 gennaio 2016, il mio animo è stato ulteriormente ferito e rattristato dalle notizie riportate oggi dagli organi di stampa. Leggo che la SV si arrabbia con i poveri colleghi dell’Iss: null’altro hanno fatto che il proprio dovere seguendo le normali procedure nel pubblicare a settembre 2015 sul proprio Bollettino Istisan i dati prodotti sin dal luglio del 2014.

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