Intervista a Stefano Rodotà di Giacomo Russo Spena. Pubblicato su Micromega il 22 gennaio 2015
“Chi pensa di ricostruire un soggetto di sinistra o socialmente insediato guardando a Sel, Rifondazione, Alba e minoranza Pd sbaglia. Lo dico senza iattanza, ma hanno perduto una capacità interpretativa e rappresentativa della società”. Il giurista non risparmia riflessioni, ragionamenti e giudizi, anche duri. Una conversazione che va dal suo ultimo libro “Solidarietà” al bisogno di una coalizione sociale nel Paese passando per il ruolo della magistratura e le elezioni in Grecia: “La vittoria di Syriza cambierebbe gli scenari europei”.
Di Barbara Spinelli pubblicato su sito personale il 14 gennaio 2015
Questo articolo sarà pubblicato sul quotidiano greco «I Avgi».
Se Syriza vince le elezioni del 25 gennaio, quel che sembrava impossibile potrebbe divenire possibile: un radicale cambiamento di rotta – non solo in Grecia ma nell’Unione europea – delle politiche anti-crisi, dei modi di negoziare e di parlarsi tra Stati membri, delle abitudini cittadine a fidarsi o non fidarsi dell’Unione. Fidarsi e ricominciare a sperare nell’Unione è oggi possibile solo in un’esperienza di lotta alla sua degenerazione liberista, alle sue tentazioni neonazionaliste e xenofobe, alla sua fuga dalla solidarietà: è quel che Alexis Tsipras promette.
Trascrizione dell'intervento di Eleonora Forenza
Io proporrei di abbandonare la metafora del sefie, si rischierebbe di vedere molto fumo della retorica dietro questo selfie e magari in controluce la scritta lasciate ogni speranza o voi che entrate.
Propongo di abbandonare questo gesto narcisistico e guardare negli occhi la generazione che è stata chiamata Erasmus, che è stata chiamata Telemaco e che si scoprirebbe essere la generazione con la disoccupazione più alta che l'Europa ricordi.
Ora voglio smontare uno per uno le parole che quì ho sentito nominare:
Crescita sarebbe il piano Junker?
di Francesco De Palo (account twitter @FDepalo) pubblicato su Formiche
Un programma di rinascita sociale prima che economica, la rinegoziazione del debito ellenico, l’intervento della Bei per nuovi investimenti, una discontinuità finanziaria con la troika, la liberalizzazione delle frequenze televisive. Chi sono e cosa pensano gli economisti che affiancano il leader greco Alexis Tsipras ed il suo Syriza, possibile nuovo primo ministro nella Grecia chiamata al voto il prossimo 25 gennaio.
Di Redazione
Si è svolta a Roma sabato 10 gennaio 2015 l'assemblea dei territori di Azione Civile. I referenti territoriali sono giunti nella capitale per discutere il rilancio dell'organizzazione e per prepararsi a partecipare all'assemblea che si svolgerà a Bologna sabato 17 e domenica 18 gennaio de L'Altra Europa con Tsipras che ha, come ordine del giorno, la costituzione di un nuovo soggetto politico.
La relazione introduttiva del presidente Antonio Ingroia ha affrontato tutti i temi di
Il programma economico di Syriza annunciato a Salonicco, in occasione della fiera internazionale, il 15 settembre 2014 da un intervento di Alexis Tsipras. La traduzione a cura di Transform! Italia
di Pippo Civati pubblicato su Il Fatto Quotidiano 22/12/2014
E noi Possiamo? La vera Terza Via degli anni in cui viviamo.
Un movimento di indignati, che gridavano “non ci rappresentate” e, quindi, dichiaratamente in cerca di una rappresentanza politica che non c’è (in Italia l’avremmo dato per perso, quell’elettorato, relegandolo nell’indistinto universo dell’astensionismo).
Pubblicato su il manifesto il 18/12/2014
Appello. “Chiediamo a chiunque abbia a cuore la democrazia, la coesione sociale e la giustizia di sostenere il diritto del popolo greco a scegliere liberamente il proprio futuro”
La Grecia ha fatto in questi anni da cavia per la cancellazione dello stato sociale e dei diritti democratici in Europa. I pacchetti di “salvataggio” dei memorandum hanno salvato solo le banche tedesche ed europee, impoverito la gente e aggravato la disoccupazione rendendola di massa.
di Antonio Ingroia pubblicato su L'ultima Ribattuta e su Azione Civile il 3/12/2014
C’è un pezzo d’Italia, ogni giorno più grande, che si sente orfano di rappresentanza politica. E’ quel pezzo d’Italia che una volta si definiva popolo della sinistra e che ora invece non si riconosce in alcun partito, tanto che se domani ci fossero le elezioni probabilmente non andrebbe a votare.
di Luciana Castellina pubblicato su Il Manifesto il 10/12/2014 (visualizza articolo originale)
Grecia. L’annuncio delle elezioni anticipate arriva mentre con il leader di Syriza ricordiamo la figura di Jannis. La vittoria è data per certa ma sale la preoccupazione per le possibili reazioni eversive
La notizia è arrivata, lunedì, mentre era in corso la commemorazione di uno dei fondatori di Syriza, Yannis Banias. Alexis Tsipras aveva appena finito il suo discorso, parole commosse, perché Yannis fu decisivo nella scelta di affidare a lui, prima leader degli studenti medi di Atene, poi giovanissimo consigliere comunale della città, il compito di rappresentare il cambio generazionale alla testa della nuova formazione politica.