Martedì, 22 Settembre 2015 09:34

Un piano B per l'Europa

pubblicato su sbilanciamoci.info il 17 settembre 2015

Contro le forze più reazionarie presenti in Europa, serve un piano B. L'appello di Varoufakis, Melenchon, Fassina, Kostantopoulou e Lafontaine

Il 13 di luglio di quest’anno il governo democraticamente eletto di Alexis Tsipras è stato messo in ginocchio dall’Unione Europea. L’accordo del 13 luglio è stato, di fatto, un colpo di stato. A questo si è giunti consentendo alla Banca Centrale Europea di far chiudere le banche greche avanzando la minaccia di mantenere le condizioni per la loro chiusura se il governo greco si fosse rifiutato di sottoscrivere la nuova versione di un programma già fallito. Perché mai tutto questo? Perché l’Unione Europea non poteva accettare l’idea che un popolo, in preda alle sofferenze causate dall’austerità, potesse osare eleggere un governo con il mandato di dire NO!

Pubblicato in Economia

di Rosanna Ryan pubblicato su abc.net.au il 27 Agosto 2015

As far as Yanis Varoufakis is concerned, the Greek election campaign will be 'sad and fruitless'. He tells Late Night Live why he won't be running and why he is instead putting his energy into political action on a European level.

Varoufakis's speech at Fête de la Rose

Pubblicato in Europa

pubblicato su Essere Sinistra il 23 Agosto 2015

Prima di partecipare alla Festa della Rosa di Frangy-en-Bresse, Yanis Varoufakis concede una breve intervista al Journal du Dimanche – JDD. Ecco la traduzione dell’intervista di Cécile Amar.

 

Come interpreta le dimissioni di Alexis Tsipras?

Il 12 luglio, contro il mio parere e quello di molti altri membri del governo e del partito, Alexis Tsipras ha deciso di accettare le misure di austerità proposte dallEurogruppo nel vertice europeo. Che vanno in contrasto con tutta la filosofia di Syriza. La sua maggioranza si è ribellata. La sua conclusione è stata semplice: se vuole ripulire il partito, ha bisogno di nuove elezioni.

Pubblicato in Europa

di Giacomo Russo Spena pubblicato su HuffingtonPost il 26 Agosto 2015

È nata nel 2004 per porre fine all'estrema frammentazione della sinistra ellenica, in contrapposizione a centrodestra e centrosinistra, "entrambi figli del neoliberismo". Il Pasok come Neo Democratia. A tale principio non è mai venuta meno. In greco significa "coalizione della sinistra radicale".

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Lunedì, 13 Luglio 2015 08:46

Un’altra Ventotene per l’Europa

di Guido Viale pubblicato su il manifesto il 12/07/2015

Ue. Prendiamo atto che i confini non sono quelli dell’Eurozona né, per quanto allargati, quelli dell’Unione

Quale ne sia l’esito, di certo, non riso­lu­tivo, ha fatto più danni a cre­di­bi­lità e affi­da­bi­lità dell’euro come moneta glo­bale il meschino tira­molla delle auto­rità euro­pee con­tro il Governo greco di quanto abbia dan­neg­giato quest’ultimo il pesan­tis­simo com­pro­messo a cui ha dovuto sog­gia­cere. E poi­ché nell’accordo, se si farà, non c’è nulla che renda più soste­ni­bile l’economia greca, la cac­ciata dall’euro è stata forse sven­tata, ma la par­tita rela­tiva all’austerity è solo riman­data: si con­ti­nuerà a gio­care nelle con­di­zioni e con gli schie­ra­menti che si saranno for­mati in Europa nei pros­simi mesi o tra pochis­simi anni. Con­di­zioni che non saranno facili per nes­suno dei con­ten­denti. “Se crolla l’euro crolla l’Unione Euro­pea” è forse l’unica affer­ma­zione con­di­vi­si­bile di Angela Mer­kel: per que­sto, con quel tira­molla, le auto­rità dell’Unione hanno sicu­ra­mente com­piuto un buon passo avanti nel rive­larsi bec­chini dell’Europa.

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Giovedì, 09 Luglio 2015 07:51

Grecia, lezione di democrazia

di Rossana Rossanda pubblicato su Sbilanciamoci.info il 08/07/2015

La confusione di commenti e notizie sui giorni convulsi che si vivono tra Atene e Bruxelles nasconde un'evidenza: il tentativo di colpire il governo Tsipras perché eversivo rispetto all’Europa dei mercati. In un'Europa governata dalla legge del più forte, Tsipras ha riportato nel suo paese il primato della politica, ricorrendo al voto popolare.

Pubblicato in Europa

 

Anche a Roma si è svolta una manifestazione di solidarietà con il popolo greco che domenica è chiamato al voto con un referendum per decidere di rifiutare il ricatto dell’austerità votando NO per la dignità NO all’austerità, ad ulteriori tagli alle pensioni, ad altri aumenti delle imposte indirette, NO alla povertà e ai privilegi, NO ai ricatti e alla demolizione dei diritti sociali, NO alla paura e alla distruzione della democrazia.

L'appuntamento era alle 19 a piazza Farnese dove hanno parlato tra gli altri Luciana Castellina e Amedeo Ciaccheri. Poi si è svolta una fiaccolata passando per via Giulia Ponte Sisto fino a piazza Trilussa, slogan, balli, canti e poi a chiuso la giornata l'intervento di Argiris Panagopoulos che sabato mattina partirà con una delegazione di compagni italiani "La brigata Kalimera" alla volta di Atene.

Questo è il nostro storify che viene costantemente aggiornato con video foto tweet immagini dalle piazze di tutta Europa

Pubblicato in Europa

Anche a Roma si è svolta una manifestazione di solidarietà con il popolo greco che domenica è chiamato al voto con un referendum per decidere di rifiutare il ricatto dell’austerità votando NO per la dignità NO all’austerità, ad ulteriori tagli alle pensioni, ad altri aumenti delle imposte indirette, NO alla povertà e ai privilegi, NO ai ricatti e alla demolizione dei diritti sociali, NO alla paura e alla distruzione della democrazia.

Pubblicato in TV - Manifestazioni
Mercoledì, 01 Luglio 2015 14:12

La scommessa di Tsipras

di Luciana Castellina pubblicato su Il Manifesto il 1/7/2015

 

Nono­stante l’amichevole gesto con cui Mat­teo Renzi, rega­lan­do­gli una cra­vatta, accolse la prima volta il neo eletto primo mini­stro greco, è pro­prio lui che, arri­vati al dun­que, ha ora reso il peg­gior ser­vi­zio a Ale­xis Tsi­pras. Dicendo che il refe­ren­dum di Atene avrà per oggetto un pro­nun­cia­mento a favore dell’euro o della dracma. Pro­prio il con­tra­rio di quanto il governo greco si è sfor­zato di spie­gare. E cioè che non intende affatto optare per un ritorno alla moneta nazio­nale e uscire dall’eurozona, e invece aver più forza per imporre una discus­sione– che fino ad ora non c’è stata mai — su quale debba essere in mate­ria la poli­tica europea.

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intervista di Roberto Ciccarelli Christian Marazzi pubblicata su Il Manifesto il 30/6/2015.

 

Per Chri­stian Marazzi, eco­no­mi­sta e autore de Il dia­rio di una crisi infi­nita (Ombre Corte), «il refe­ren­dum indetto da Tsi­pras dome­nica in Gre­cia è una mossa eroica. Non vedo un ten­ta­tivo di addos­sare la respon­sa­bi­lità di una scelta sulle spalle del popolo greco di fronte ad una impasse evi­dente della trat­ta­tiva. Ci vedo invece un atto di grande one­stà e verità».

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