Mercoledì, 14 Ottobre 2015 07:33

Le prossime sfide di Tsipras

di Dimitri Deliolanes pubblicato su www.sbilanciamoci.info il 13 ottobre 2015

L’obiettivo di Atene è iniziare quanto prima la discussione sul debito e, contemporaneamente, concludere entro l’anno il processo di ricapitalizzazione delle banche greche con i 25 miliardi previsti, in modo da poter togliere al più presto il capital control

Lasciate rapidamente alle spalle le elezioni, agli inizi di ottobre il governo greco ha affrontato con ritmi veloci il dibattito sulla fiducia in Parlamento e in meno di una settimana è riuscito a superare la prova parlamentare senza sorprese, con 155 voti favorevoli su 300.

È iniziato così il secondo mandato governativo del leader di Syriza, profondamente diverso nei contenuti e nei toni da quello di gennaio. Ma con una prospettiva di grande stabilità, che potrebbe condurre all’esaurirsi dei quattro anni previsti della legislatura. Facilita molto questa prospettiva la disgregazione del fronte filo-austerità e in particolare del centrodestra di Nuova Democrazia, in cerca di un nuovo leader e di una nuova identità.

Pubblicato in Europa
Martedì, 22 Settembre 2015 09:34

Un piano B per l'Europa

pubblicato su sbilanciamoci.info il 17 settembre 2015

Contro le forze più reazionarie presenti in Europa, serve un piano B. L'appello di Varoufakis, Melenchon, Fassina, Kostantopoulou e Lafontaine

Il 13 di luglio di quest’anno il governo democraticamente eletto di Alexis Tsipras è stato messo in ginocchio dall’Unione Europea. L’accordo del 13 luglio è stato, di fatto, un colpo di stato. A questo si è giunti consentendo alla Banca Centrale Europea di far chiudere le banche greche avanzando la minaccia di mantenere le condizioni per la loro chiusura se il governo greco si fosse rifiutato di sottoscrivere la nuova versione di un programma già fallito. Perché mai tutto questo? Perché l’Unione Europea non poteva accettare l’idea che un popolo, in preda alle sofferenze causate dall’austerità, potesse osare eleggere un governo con il mandato di dire NO!

Pubblicato in Economia

di Rosanna Ryan pubblicato su abc.net.au il 27 Agosto 2015

As far as Yanis Varoufakis is concerned, the Greek election campaign will be 'sad and fruitless'. He tells Late Night Live why he won't be running and why he is instead putting his energy into political action on a European level.

Varoufakis's speech at Fête de la Rose

Pubblicato in Europa

di Giacomo Russo Spena pubblicato su HuffingtonPost il 26 Agosto 2015

È nata nel 2004 per porre fine all'estrema frammentazione della sinistra ellenica, in contrapposizione a centrodestra e centrosinistra, "entrambi figli del neoliberismo". Il Pasok come Neo Democratia. A tale principio non è mai venuta meno. In greco significa "coalizione della sinistra radicale".

Pubblicato in Europa

 

Anche a Roma si è svolta una manifestazione di solidarietà con il popolo greco che domenica è chiamato al voto con un referendum per decidere di rifiutare il ricatto dell’austerità votando NO per la dignità NO all’austerità, ad ulteriori tagli alle pensioni, ad altri aumenti delle imposte indirette, NO alla povertà e ai privilegi, NO ai ricatti e alla demolizione dei diritti sociali, NO alla paura e alla distruzione della democrazia.

L'appuntamento era alle 19 a piazza Farnese dove hanno parlato tra gli altri Luciana Castellina e Amedeo Ciaccheri. Poi si è svolta una fiaccolata passando per via Giulia Ponte Sisto fino a piazza Trilussa, slogan, balli, canti e poi a chiuso la giornata l'intervento di Argiris Panagopoulos che sabato mattina partirà con una delegazione di compagni italiani "La brigata Kalimera" alla volta di Atene.

Questo è il nostro storify che viene costantemente aggiornato con video foto tweet immagini dalle piazze di tutta Europa

Pubblicato in Europa

Anche a Roma si è svolta una manifestazione di solidarietà con il popolo greco che domenica è chiamato al voto con un referendum per decidere di rifiutare il ricatto dell’austerità votando NO per la dignità NO all’austerità, ad ulteriori tagli alle pensioni, ad altri aumenti delle imposte indirette, NO alla povertà e ai privilegi, NO ai ricatti e alla demolizione dei diritti sociali, NO alla paura e alla distruzione della democrazia.

Pubblicato in TV - Manifestazioni
Mercoledì, 01 Luglio 2015 14:12

La scommessa di Tsipras

di Luciana Castellina pubblicato su Il Manifesto il 1/7/2015

 

Nono­stante l’amichevole gesto con cui Mat­teo Renzi, rega­lan­do­gli una cra­vatta, accolse la prima volta il neo eletto primo mini­stro greco, è pro­prio lui che, arri­vati al dun­que, ha ora reso il peg­gior ser­vi­zio a Ale­xis Tsi­pras. Dicendo che il refe­ren­dum di Atene avrà per oggetto un pro­nun­cia­mento a favore dell’euro o della dracma. Pro­prio il con­tra­rio di quanto il governo greco si è sfor­zato di spie­gare. E cioè che non intende affatto optare per un ritorno alla moneta nazio­nale e uscire dall’eurozona, e invece aver più forza per imporre una discus­sione– che fino ad ora non c’è stata mai — su quale debba essere in mate­ria la poli­tica europea.

Pubblicato in Europa

intervista di Roberto Ciccarelli Christian Marazzi pubblicata su Il Manifesto il 30/6/2015.

 

Per Chri­stian Marazzi, eco­no­mi­sta e autore de Il dia­rio di una crisi infi­nita (Ombre Corte), «il refe­ren­dum indetto da Tsi­pras dome­nica in Gre­cia è una mossa eroica. Non vedo un ten­ta­tivo di addos­sare la respon­sa­bi­lità di una scelta sulle spalle del popolo greco di fronte ad una impasse evi­dente della trat­ta­tiva. Ci vedo invece un atto di grande one­stà e verità».

Pubblicato in Europa

 

Pubblicato da Rifondazione.it il 19/06/2015

Compagni,
tra pochi giorni avremo completato i nostri primi cinque mesi di governo. Cinque mesi in cui siamo stati fortemente sotto pressione, tutti noi. Dall’inizio, ci siamo trovati di fronte a situazioni, sia interne che esterne, delle quali non eravamo responsabili e che non abbiamo contribuito a creare.

Pubblicato in Europa

di Curzio Maltese pubblicato su huffingtonpost.it il 02/06/2015

Resisterà Matteo Renzi fino al 2018? Ognuno ha letto il voto regionale come ha voluto, ma su un punto tutti i commenti concordano: nelle urne è sparito il Partito della Nazione. In meno di un anno è fallito il principale progetto politico del renzismo.

Ed è fallito nelle migliori condizioni per cui si realizzasse, in assenza di una qualsiasi alternativa.

Pubblicato in Politica
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