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di Adriana Spera pubblicato su Il Foglietto della Ricerca il 15 ottobre 2015

Dove non sono riusciti i tanti progetti per sovvertire l'assetto costituzionale democratico nato dalla Resistenza - dai tentativi di golpe, alla strategia della tensione, per finire al “Piano di Rinascita Democratica” di Licio Gelli (che riprendeva alcuni spunti proposti nel pamphlet The Crisis of Democracy, scritto nel 1975 dai professori Huntington, Crozier e Watanuki su mandato della Commissione Trilaterale fondata da David Rockefeller), passando per la riforma costituzionale di Berlusconi bocciata dal referendum - è riuscita la finanza.

STREET PARADE per un reddito contro la precarietà In evidenza

Giovedì, 15 Ottobre 2015 07:37
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Sabato 17 ottobre è la Giornata Mondiale contro la Povertà. In Italia, la povertà ha il volto di 8 milioni di persone in povertà relativa e di 4,2 milioni di persone in povertà assoluta. Ma ha anche il volto del 43% di disoccupazione giovanile; il volto del lavoro precario, del lavoro nero, del lavoro non pagato e di quello gratuito, del lavoro indegno, dei salari troppo bassi, della disoccupazione in età avanzata. Il volto del lavoro migrante ipersfruttato, nei campi come nelle metropoli. Il volto dell’istruzione per pochi, delle pensioni troppo basse, degli affitti troppo alti, della sanità che manca, dei servizi smantellati, del welfare ad esaurimento.

Renzi and the Worst Reform In evidenza

Mercoledì, 14 Ottobre 2015 09:01
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article published in the il manifesto on Oct. 14, 2015

On the evening of Oct. 13, the Italian Senate passed a controversial amendment to the nation’s constitution that would weaken Parliament’s upper house by scrapping the direct election of senators and reducing their number by two-thirds.

Prime Minister Matteo Renzi says the Senate reform will lead to a faster, more effective government, resolving a growing problem of shifting allegiances in Parliament. But critics and the opposition say the reforms centralize power and upend checks and balances instituted after the fall of dictatorship in World War II. A series of legislative hurdles remain for the bill to become law.

La peggiore riforma In evidenza

Mercoledì, 14 Ottobre 2015 08:28
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testo di Gaetano Azzariti, Lorenza Carlassare, Gianni Ferrara, Alessandro Pace, Stefano Rodotà, Massimo Villone pubblicato da il manifesto il 13 ottobre 2015 - Que­sto testo può essere sot­to­scritto scri­vendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

La pro­po­sta di legge costi­tu­zio­nale che il senato voterà oggi dis­solve l’identità della Repub­blica nata dalla Resi­stenza. È inac­cet­ta­bile per il metodo e i con­te­nuti; lo è ancor di più in rap­porto alla legge elet­to­rale già approvata.

Nel metodo: è costruita per la soprav­vi­venza di un governo e di una mag­gio­ranza privi di qual­siasi legit­ti­ma­zione sostan­ziale dopo la sen­tenza con la quale la Corte costi­tu­zio­nale ha dichia­rato l’illegittimità del «Por­cel­lum». Mol­te­plici for­za­ture di prassi e rego­la­menti hanno deter­mi­nato in par­la­mento spac­ca­ture insa­na­bili tra le forze poli­ti­che, giun­gendo ora al voto finale con una mag­gio­ranza rac­co­gli­tic­cia e occa­sio­nale, che nem­meno esi­ste­rebbe senza il pre­mio di mag­gio­ranza dichia­rato illegittimo.

Lettera alla sinistra italiana In evidenza

Mercoledì, 14 Ottobre 2015 07:54
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di Oskar Lafontaine* pubblicato su il manifesto il 14 ottobre 2015

L'articolo. L’euro sta de-industrializzando gli stati europei a tutto vantaggio della Germania. L'esempio di Syriza dimostra l’impossibilità di un governo di alternativa. La sinistra italiana deve unire le forze e lavorare a un nuovo sistema monetario

Care com­pa­gne, cari compagni,
la scon­fitta del governo greco gui­dato da Syriza davanti all’Eurogruppo ha por­tato la sini­stra euro­pea a doman­darsi quali pos­si­bi­lità abbia un governo gui­dato da un par­tito di sini­stra, o un governo in cui un par­tito di sini­stra sia coin­volto come part­ner di mino­ranza, di por­tare avanti una poli­tica di miglio­ra­mento della con­di­zione sociale di lavo­ra­trici e lavo­ra­tori, pen­sio­nate e pen­sio­nati, e delle pic­cole e medie imprese, nel qua­dro dell’Unione euro­pea e dei trat­tati europei.

Le prossime sfide di Tsipras In evidenza

Mercoledì, 14 Ottobre 2015 07:33
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di Dimitri Deliolanes pubblicato su www.sbilanciamoci.info il 13 ottobre 2015

L’obiettivo di Atene è iniziare quanto prima la discussione sul debito e, contemporaneamente, concludere entro l’anno il processo di ricapitalizzazione delle banche greche con i 25 miliardi previsti, in modo da poter togliere al più presto il capital control

Lasciate rapidamente alle spalle le elezioni, agli inizi di ottobre il governo greco ha affrontato con ritmi veloci il dibattito sulla fiducia in Parlamento e in meno di una settimana è riuscito a superare la prova parlamentare senza sorprese, con 155 voti favorevoli su 300.

È iniziato così il secondo mandato governativo del leader di Syriza, profondamente diverso nei contenuti e nei toni da quello di gennaio. Ma con una prospettiva di grande stabilità, che potrebbe condurre all’esaurirsi dei quattro anni previsti della legislatura. Facilita molto questa prospettiva la disgregazione del fronte filo-austerità e in particolare del centrodestra di Nuova Democrazia, in cerca di un nuovo leader e di una nuova identità.

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di Alberto Vannucci pubblicato su Blog.FattoQuotidiano il 13 ottobre 2015

A leggere i segnali che soltanto negli ultimi giorni affiorano dall’universo della corruzione italiana si arriva alla conclusione che il totale pesi più della somma delle parti. Le inchieste giudiziarie offrono infatti uno spaccato parziale, mentre una visione d’insieme dovrebbe abbracciare anche i molti sintomi del saccheggio sistematico di risorse comuni praticato, in un’atmosfera d’impunità, da un’oligarchia corrotta e corruttrice: le voragini nei bilanci pubblici, i ricorrenti disastri ambientali, il consumo dissennato del territorio, il degrado di opere e servizi pubblici. Spesso realizzato “a norma di legge”, visto che di norme e regolamenti questa élite corrotta può condizionare contenuti, interpretazioni, rigore nel controllo e nell’applicazione.

Un’agenda per la sinistra (e non solo per Corbyn) In evidenza

Giovedì, 08 Ottobre 2015 16:05
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Labour party

di Mariana Mazzucato, pubblicato su Micromega - da Repubblica, 8 ottobre 2015

Sette economisti (fra cui Joseph Stiglitz, Thomas Piketty e la sottoscritta) hanno accettato di fare da consulenti economici per Jeremy Corbyn, il nuovo leader del Partito laburista britannico. Mi auguro che il nostro scopo comune sia aiutare il Labour a creare una politica economica fondata sugli investimenti, inclusiva e sostenibile. Metteremo sul tavolo idee diverse, ma voglio proporvi le mie considerazioni riguardo alle politiche progressiste di cui il Regno Unito e il resto del mondo hanno bisogno oggi.

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